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Mancini Simeone Di Matteo: tre protagonisti col fattore “L”
Mancini, Simeone e Di Matteo tre protagonisti del calcio ed ex laziali
Momento d’oro per tre grandi uomini del calcio che sono accomunati e legati da un passato vincente e indelebile nella squadra biancoceleste. Tre campioni nella testa, ma soprattutto con la Lazio nel cuore…..
Roberto Mancini, Diego Pablo Simeone e Roberto Di Matteo: tre nomi e non a caso di protagonisti, in questi giorni, di imprese storiche nel calcio. Chi ha appena vinto con orgoglio tutto italiano uno scudetto poche ore fa nella Premier dopo 44 lunghi anni di attesa e non ha ancora finito di festeggiare, soprattutto dopo il modo in cui è arrivato: chi ha da poco vissuto in una notte speciale il trionfo in Europa League in una finale da sogno a Bucarest, realizzando così un’impresa memorabile e chi, sabato prossimo, si appresta a vivere un’altra serata speciale per cercare di vincere un trofeo ancora più grande, la Champions League. Mancini, Simeone e Di Matteo: tre nomi e tre destini accomunati in qualche modo dal cosiddetto fattore “ L”, come Lazio, sì, nel loro passato e forse qualcuno con la speranza che sia ancora nel suo futuro. Pezzi importanti di Lazio che sono rimasti nel cuore di ogni tifoso e che fanno inorgoglire e vibrare ancora al solo pensiero un’intera tifoseria. Chi, tra i laziali, non ha tifato e sofferto da casa per “ El Cholo” nella notte infinita della finale? Per lui basta tornare indietro di poco con la memoria e ripensare all’accoglienza ricevuta al ritorno a Roma, nel “ suo” stadio Olimpico, per affrontare proprio la squadra biancoceleste nei sedicesimi di Europa League. Vederlo con gli occhi lucidi, emozionato e commosso come un ragazzino per la vittoria al fischio finale, ha fatto esultare tutta la gente laziale che non l’ha mai dimenticato e tifava per lui.
E Mancini? Il suo trionfo di ieri solo per cuori forti, a cominciare proprio dal suo, nel compiere un vero e proprio miracolo al termine di un pazzesco ed incredibile finale di partita e di campionato, è più che mai il suo successo personale contro tutto e tutti. Certo, non è il primo trofeo che il Mancio alza, noi laziali lo sappiamo bene, ma vincerlo lontano dall’Italia, in quel modo come solo un ex laziale splendido numero 10 può fare, lo rende ancora più miracoloso. E sabato, c’è un altro Roberto, guarda caso ex biancoceleste anche lui, pronto a viversi con il suo miracolo Chelsea un’altra notte per cuori forti e temerari. I laziali non dimenticano mai chi ha indossato la loro maglia e c’è da giurarci che tiferanno anche per lui incollati davanti alla tv, pronti ad esultare se dovesse succedere l’impensabile. Tre nomi nel cuore della gente biancoceleste, che sogna magari un giorno di rivedere qualcuno di loro tornare e sulla panchina della Lazio. Come allenatore. Come condottiero. Un sogno, forse, ma non si sa mai quello che la vita può regalarti.
Samantha Trancanelli
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