ESCLUSIVE
Germoni, l’agente: “Un piccolo Florenzi, è seguito da molte squadre”
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – L’agente su Manoni: “Sta dando tutto, ma dalla Lazio nessun contratto…”
PUBBLICATO IL 27/11
ESCLUSIVA LAZIONEWS.EU – La Primavera sta affrontando un momento difficile, sabato contro la Ternana può già essere decisiva. I biancocelesti non stanno brillando come nelle passate stagioni, ma alcune individualità tra i ragazzi di Inzaghi si stanno distinguendo per l’impegno e il proprio contributo sul campo. Di due di loro, ormai presenze fisse in squadra, sono Francesco Manoni e Luca Germoni. Per analizzare la loro situazione la redazione di Lazionews.eu ha contattato il loro agente Maurizio Tonicchi, rappresentante di entrambi e non solo.
Francesco Manoni è ormai uno dei leader di questa squadra, sempre pronto alla chiamata di mister Inzaghi. Cosa ne pensa di questo ragazzo? E’ soddisfatto?
“Premetto che secondo me la squadra non è competitiva come gli ultimi anni, e di questo non siamo affatto contenti. Quest’anno i ’96 aggregati come fuori quota non stanno dando il contributo come hanno fatto l’anno precedente i ’94 ed ‘ 95, non prendono la squadra in mano e non la guidano nei momenti più difficili. I 97′ invece stanno facendo del loro meglio, i ’98 sono ancora un po’ acerbi anche se alcuni di loro hanno risposto in maniera positiva. Francesco sta cercando di dare tutto il suo contributo, è estremamente generoso. Tanto che riesce ad adattarsi a tutti i ruoli”.
Dal punto di vista contrattuale, non c’è nessuna novità?
“Francesco non è stato inserito nella lista del ’97 che hanno firmato il contratto e questa cosa sta gli sta pesando molto. Non c’è nessuna possibilità che possa firmare, ho avuto un incontro la scorsa settimana con il direttore e mi ha detto che per ora non è previsto nessun contratto per nessun ragazzo della Primavera. Tra quelli che va in campo è l’unico a non averlo. Questa non è stata una bocciatura sotto il profilo economico, ma soprattutto è come se la società non puntasse su di lui ed il ragazzo ne è davvero dispiaciuto”.
A volte viene usato come ala destra, altre come terzino destro. Secondo lei dove può esprimersi al meglio e perché?
“Per esigenze di formazione sia Germoni che Manoni sono due giocatori che, anche se nascono mezzala, possono adattarsi a molti ruoli, rispetto alla necessità del mister. Il ruolo di Francesco è a centrocampo o come terzino destro, lo vedo poco nella parte alta del campo anche se entrambi non disdegnano e ci stanno anche giocando”.
Germoni rispetto all’anno scorso ha avuto un grosso margine di miglioramento, cosa ne pensa di lui?
“Germoni ha avuto la sua consacrazione già dall’anno scorso quando ha sostituito Seck, giocando da terzino sinistro, visto che è un esterno di centrocampo sinistro, ma si è adattato bene all’altro ruolo. Anche quest’anno sta cercando di fare sempre meglio e di dare il suo contributo, per poi a fine stagione proporsi tra i grandi. Ha un contratto da giugno con la Lazio, e ha un percorso ben definito. Sta facendo un grande percorso con dei miglioramenti importanti, anche se negli anni è stato sempre piuttosto bistrattato. E’ stato sempre nelle squadre meno forti della Lazio, dagli Allievi in Primavera si è consacrato ed ora viene seguito da molti allenatori di serie A e serie B”.
Se pensa ad un giocatore di serie A nel suo ruolo, a chi lo paragonerebbe?
“Il paragone è semplice: Luca è un piccolo Florenzi, è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra e che potrebbe coprire indistintamente tre ruoli con la massima efficacia”.
Passando agli Under 17, Gianmarco Spiezio può sicuramente sorridere: nonostante un inizio in sordina, ha ottenuto anche la convocazione da Dal Canto. Che impressione le ha fatto vederlo nella Selezione Sud?
“Il percorso di Gianmarco è estremamente positivo, con tre anni di Giovanissimi e due di Allievi alle spalle, sono felice di averlo visto a Coverciano, meritava questa convocazione. E’ un ragazzo serio, crede in quello che fa, ha i piedi per terra. La Lazio ha avuto la sfortuna di essere stata inserita nel girone del Nord che tecnicamente è molto valido: Milan, Inter, Chievo, Atalanta sono squadre estremamente difficili da affrontare. Il gruppo ’99 biancoceleste non è fortissimo, deve essere potenziato, ha qualche buona individualità ma c’è molto da lavorare. I miei giocatori cerco di farli “volare basso”: abbiamo visto troppi ragazzi che venivano definiti come “fenomeni” e poi si sono fermati. Anche voi giornalisti dovreste fare un’analisi rispetto a quanti di quelli che avete definito promesse alla fine sono riusciti davvero a decollare”.
Mi faccia degli esempi…
“Ceccarelli, Perpetuini, Rozzi, Barreto, Mancini, anche andando indietro negli anni, insomma, ce ne sono tantissimi: molti sono state delle meteore che solo per somiglianza fisica o per come indossavano i calzoncini o gli scarpini sono stati paragonati a grandi calciatori. Poi bastano un paio di passaggi sbagliati per finire nel dimenticatoio. Quello di Rozzi è l’esempio lampante: l’errore più grande, secondo me, è stato approdare al Real Madrid, alla fine l’hanno relegato a giocare nel Lanciano”.
Tornando alla Primavera: secondo lei chi è la favorita alla vittoria di questo campionato? Secondo lei la Lazio potrebbe rientrare, risalendo la classifica?
“La Lazio potrebbe rientrare, ne ha le possibilità, magari con degli interventi a gennaio. Mi auguro sia una di quelle squadre che vada a giocarsi le finali. Non la vedo come una delle favorite quest’anno: ci sono l’Inter, il Cagliari, la solita Roma, sono tante le squadre più accreditate rispetto a quella di Inzaghi. Bisogna fare i complimenti invece all’Under 15 dove De Cosmi ha fatto un ottimo lavoro prendendo i giovani del Lazio, senza andare a cercare altrove. Mi chiedo sempre perché squadre importanti del centro nord vengano a Roma per prendere i nostri ragazzi, mentre la Lazio per anni non hai mai preso in considerazione i propri dilettanti”.
Michela Santoboni
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