MANZINI: “Entusiasmo, orgoglio e senso d’appartenenza, sentimenti sempre presenti nel tifoso Laziale”

MANZINI: “Entusiasmo, orgoglio e senso d’appartenenza, sentimenti sempre presenti nel tifoso Laziale”

Il team manager parla del derby vinto dalla Lazio

Maurizio Manzini interviene ai microfoni di Lazio Style Radio. Come ha vissuto questo derby il team manager biancoceleste?: “L’ho vissuto con la stessa gioia dei tifosi che oggi erano qui, circa 2000. Il fatto che la gente è venuta è figlio dell’entusiasmo, di una vittoria, di orgoglio e senso di appartenza. Sentimenti sempre presenti nell’io del tifoso Laziale, ma che quando vinci una partita del genere, giocando bene e contro la rivale di sempre, vengono fuori e uno sprizza appagamento da tutti i pori”. Cosa ha pensato Manzini al momento del gol di Klose al 93′?: “Nella mente ti si affollano tante cose: gioia, voglia di dedicare il pensiero ognuno a persone care, soprattutto che non ci sono più. Mi è venuto in mente Andrea Pesciarelli, mio padre. Tutte persone che ti riempiono in quel momento. Tutto ti si affolla in quel momento, ma poi col passare dei giorni li rivivi. Io la partita l’ho vissuta allo stadio e l’ho rivista in televisione. Chi la vive da tifoso la vive sul momento, poi la puoi analizzare”.

Ancora un pensiero su quegli istanti infiniti: “Mi è venuto in mente Osvaldo e la sua corsa verso la porta in quegli ultimi secondi. Mi è rivenuto l’incubo vissuto a Torino contro la Juve, di quel gol di Krasic all’ultimo. Poi la palla è sfilata innocua e subito dopo c’è stata quell’invenzione di Matuzalem. Mi è venuto in mente che gli dico sempre ‘entra e tiraci fuori dal casino’; anche domenica gliel’ho detto. Sono piccole cose che ti rimangono dentro”. “Il rito scaramantico prima del derby? Non ve lo dico neanche se mi ammazzate, ma se ci fate caso lo scoprite, si vede dal campo e lo faccio in ogni partita.” Poi dà un piccolo suggerimento: “E’ una cosa coerente con la Lazio, anche se è una coerenza in forma ridotta.”