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MARCHEGIANI ricorda lo scudetto del 2000: “Ho un rammarico: quella LAZIO si accontentò, ma si poteva vincere molto di più”
L’ex portiere biancoceleste svela poi: “Da piccolo ho sempre sognato la segna di godermi il triplice fischio dell’arbitro in campo, ma con noi andò diversamente: dovemmo aspettare il risultato della Juventus”…
NOTIZIE SS LAZIO – Oggi ricorre il 14° anniversario della vittoria del secondo scudetto e ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 interviene Luca MARCHEGIANI per ricordare le emozioni di quella storica giornata:
Giornata speciale per te oggi…
“Sì una grande giornata. Purtroppo la Lazio non ha vinto tanti scudetti e chi ha fatto parte di quella squadra resta sempre legato a certe date, a certe sensazioni”.
Ricordi?
“E’ stata una giornata particolare. Da piccolo ho sempre sognato la segna di godermi il triplice fischio dell’arbitro in campo, ma con noi andò diversamente: la nostra gara era già finita e dovevamo aspettare il risultato della Juventus. Diciamo che è stata una scenografia fantastica per come è venuto lo scudetto, anche se io avrei preferito festeggiarlo sul campo. La differenza tra noi e la Lazio del ’74 è che loro arrivavano sull’onda dell’entusiasmo dopo un grande campionato precedente, noi invece eravamo stati costruiti per vincere, per cercare di colmare quel gradino che ci divideva dalla big: c’era più attesa”.
La tua reazione?
“All’inizio è stata quasi incredulità, poi un’emozione incredibile, una gioia immensa. L’anno precedente? E’ stata una grande delusione ma c’è da dire che quell’anno vincemmo la Coppa delle Coppe: fu quindi una stagione comunque positiva. Nell’anno dello scudetto invece mi ricordo il senso di sconforto dopo la sconfitta di Verona che ci portò a -9 dalla Juventus. La delusione quindi l’avevamo già scontata e quindi alla fine abbiamo giocato più spensierati senza farci troppe illusioni”.
Quella squadra ha vinto anche meno rispetto alle proprie potenzialità…
“Potevamo vincerlo l’anno prima, quando ci ha recuperato il Milan; ma anche l’anno dopo che vinse la Roma, se avessimo cominciato meglio, avremmo potuto rivincerlo visto che siamo arrivati ad un passo dai cugini. Arrivammo a Bari da secondi in classifica ma quel pareggio ci estromise dalla lotta. Posso dire che impiegammo parecchio a renderci conto che potevamo vincere davvero: con l’arrivo di Cragnotti sicuramente la Lazio alzò il livello tecnico, ma non ci fu quell’effettivo salto nella mentalità, nella consapevolezza: forse ci accontentavamo di quello che facevamo, mentre avremo potuto vincere molto di più”.
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