Marchetti zero in pagella: all’Olimpico non segna lo straniero

Pubblicato oggi alle ore 08.oo

LAZIONEWS.EU – “Gli scudetti si vincono prendendo meno gol degli avversari”. Un detto che nel mondo del calcio trova riscontri ad ogni stagione. Non è un caso se la difesa meno battuta del torneo è quasi sempre quella che alla fine dell’anno alza il trofeo più prestigioso. Questa Lazio con tutta probabilità non guarderà l’intera Serie A dall’alto, ma la compagine di Pioli sta costruendo le proprie fortune su un reparto difensivo quasi imperforabile, almeno allo stadio Olimpico. Tra le mura amiche, infatti, i biancocelesti non subiscono praticamente gol. Se si analizzano i numeri che riguardano la Lazio il dato balza subito agli occhi: tralasciando le clamorose sconfitte contro Chievo e Napoli, arrivate quando il mal di trasferta ancora aleggiava sopra Formello, i biancocelesti hanno subito un solo gol in quattro partite casalinghe di campionato. Con il 2-0 al Frosinone l’imbattibilità della porta laziale è arrivata a 326 minuti: l’ultimo a violarla è stato Mancosu, alla prima di campionato contro il Bologna. Siamo ancora lontani dal record personale di Marchegiani, ma gli ingredienti per non interrompere la serie positiva ci sono tutti.

OBIETTIVO EUROPEO – Zero in pagella, basta guardare alla voce gol subiti. E’ tornato a volare tra i pali, l’obiettivo è senza dubbio la Nazionale. Ci crede Marchetti, vuole riconquistarla a suon di tuffi. Il periodo nero è ormai alle spalle, il portiere biancoceleste sembra aver riconquistato quella sicurezza messa in mostra qualche anno fa quando venne addirittura accostato a un mostro sacro come Sua Maestrà Buffon. Anche con il Frosinone è riuscito a mantenere la porta inviolata, solo una ferita allo zigomo lo ha messo fuori casa, impedendogli di continuare a difendere i pali biancocelesti. Il titolare è lui, i gradi li ha conquistati sul campo: la Lazio è ormai casa sua, le voci sul contratto non lo disturbano. L’intesa con la società già c’è, resta da discutere la durata del contratto. Il portiere di Bassano del Grappa vorrebbe prolungare fino al 2020, la Lazio vorrebbe tenerlo un anno in meno per poi, eventualmente, ridiscuterne. C’è ottimismo sulla conclusione dell’affare, difficile rinunciare a un Marchetti formato Nazionale.

PORTIERE DI COPPA E NON SOLO – Quando è arrivato dalla lontana Svezia molti hanno storto il naso. Etrit Berisha, il portiere calciarigori, era un oggetto misterioso anche per i calciofili più esperti. Una controversia con il Chievo ha rischiato di far saltare tutto, una vecchia dichiarazione inopportuna (“Mi hanno promesso che sarò io il titolare”) a complicare il rapporto con una piazza difficile come quella romana. Il rapporto del numero uno albanese con la Lazio non è stato sempre facile. Criticato per la sua presunta inadeguatezza, Berisha si è riscattato a suon di parate. Le reti biancocelesti all’Olimpico le ha subite tutte lui, tre in tutto contro Bologna e Saint Etienne. Ma nella partita contro il Frosinone ha tirato fuori dal cilindro due interventi decisivi: prima su Dionisi, poi sulla rasoiata di Soddimo, parate degne di un portiere di livello. Marchetti e Berisha, la Lazio può dormire sono tranquilli: ci sono le mani dei suoi numeri uno a cullarla.

Matteo Vana

@VanaMatteo