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Matri vs Søderlund, i bomber di due squadre votate all’attacco
Uomini d’area e grande tecnica. E’ la sfida tra i due attaccanti…
IL FACCIA A FACCIA – E’ la prima volta che Lazio e Rosenborg si affrontano. Basterebbe questo a rendere di per sé storica la prossima gara di Europa League. Club molto diversi e distanti (per storia, tradizione, cultura), ma simili su un aspetto: vissero le loro stagioni migliori a fine anni ’90. La Lazio di Eriksson da una parte, il Rosenborg di Eggen dall’altra. Con un sogno: rinverdire i passati fasti, già da questa annata Europea. Vi presentiamo due protagonisti della sfida dell’Olimpico: Matri e Søderlund
IN CERCA DI CONFERME – Il ruggito all’esordio. Mitra Matri si presenta alla Lazio con una doppietta contro l’Udinese sotto la Curva Nord: un biglietto da visita per entrare subito nel cuore della gente. Poi però si ferma, complice un piccolo infortunio e il ritorno in campo prima di Djordjevic e poi di Klose gli tolgono la maglia da titolare. Scuola Milan, per mentalità e carattere, a mollare non ci pensa minimamente e lo dice la sua storia. A 11 anni già in rossonero, poi il giro d’Italia con una costante: il gol ovunque. Prato, Lumezzane (in C1) e Rimini (in B) nel 2006, fino alla Serie A con il Cagliari nella stagione 2007-08, squadra che lo lancia al grande calcio. In Sardegna diventa un bomber vero, sognando 40 gol in tre stagioni e mezzo, poi chiama la Juventus che lo paga ben 15,5 mln e lo porta via dall’isola a gennaio 2011. Tra le due maglie detiene un particolarissimo record: due stagioni di fila (2009-10 e 2010-11) sempre presente in campo, senza mai saltare un match. Alla Juve vince tutto, ma la voce di papà Galliani gli chiede di tornare e lui dà retta al cuore, rivestendosi di rossonero, ma solo per mezza stagione. Così riparte il giro: Fiorentina, Genoa, e di nuovo Juventus. Finché la sua strada incontra quella della Lazio. Stavolta, nonostante il prestito secco, proverà a mettere radici.
DETERMINAZIONE VICHINGA – Il Rosenborg giocherà per la vittoria. E’ la promessa fatta da tutta la squadra norvegese, in particolare da Alexander Søderlund, attaccante bomber e capocannoniere della Tippeligaen, campionato quasi vinto dai neri di Trondheim. Un segno del destino: 22 i gol messi a segno in stagione, 22 come i titoli norvegesi del Rosenborg. Ancora un punticino (da fare in tre giornate) al 23°, poi il sogno sarà di nuovo realtà dopo 4 anni. In Patria sono pronti alla festa scudetto, Ingebrigtsen punta invece al match europeo contro la Lazio, affidandosi alla sua stella più luminosa. Søderlund è un ragazzone di 28 anni e 187 centimetri, e quest’anno ha già timbrato anche il cartellino per ben due volte nelle qualificazioni dell’Europa League. L’ultimo fiore scandinavo, sbocciato in patria e alla ricerca di fortuna anche in Italia, meteora con le maglie di Treviso e Lecco. La vera esplosione, dopo tanta gavetta sui campi di mezza Scandinavia, avviene con la maglia del Rosenborg, con la quale è a caccia del 50° gol in competizioni ufficiali. I tifosi della Lazio l’hanno già visto in campo nel match del girone di Euro 2016, giocato dalla nazionale proprio a Roma contro la Norvegia. Da titolare non ha impedito la sconfitta dei suoi, ma con il club vuole un successo che saprebbe già di rivalsa.
IL CONFRONTO – “Abbiamo la qualità per segnare, quindi penso che riusciremo a fare 1 o 2 gol”. Basterebbe questa frase di Søderlund per far capire le intenzioni del club norvegese, squadra per natura votata all’attacco. Il 4-3-3 è infatti il marchio di fabbrica sia di Pioli che di Ingebrigtsen, ma il tecnico emiliano, complice l’assenza di mezzo centrocampo titolare farà di necessità virtù, proponendo un più solido 4-2-3-1. Quello che non cambia è la propensione offensiva, di cui saranno protagonisti i due terminali: uomini d’area di rigore, ma dotati di movimenti e grande tecnica. Matri e Søderlund sono pronti: l’Europa chiama e c’è posto per un solo protagonista. Ci sarà da sgomitare per farsi spazio.
Giorgio Marota
@GiorgioMarota
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