MAURI PRENDE 9 MESI

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – La decisione della Corte Federale arriva come una doccia fredda: sono 9, non 6, i mesi di squalifica per Stefano MAURI. Squalifica che non è una stangata – sottolinea ‘Il Messaggero‘ – per il capitano del club biancoceleste. Club che ha subìto, per la responsabilità oggettiva per questa vicenda, una multa di 50 mila euro. Il capitano della LAZIO, conti alla mano, potrebbe rientrare il 4 maggio per LAZIO-Verona ma con l’inevitabile appello al Tnas, lo “scontificio” del Coni, se non ci saranno altri ostacoli il giocatore sarà disponibile per Petkovic ben prima di maggio. I tre mesi in più nascono dall’aggiunta dell’omessa denuncia anche per Lecce-LAZIO,  quindi, il reato in continuazione è stato punito con altri 90 giorni di stop. I giudici della Corte di Giustizia guidati da Gerardo Mastrandrea avrebbero voluto ascoltare Alessandro Zamperini, avevano trovato questa soluzione a metà agosto davanti alla richiesta di Stefano Palazzi, ma ‘L’amico’ di MAURI non si è presentato. Mauri è stato ascoltato di nuovo dalla Corte di Giustizia, e con lui anche il pentito Carlo Gervasoni, ma senza ZAMPERINi non c’è stato contraddittorio  e i giudici hanno potuto solo prendere la decisione sulla base delle carte in loro possesso. «È un’ingiustizia, è tutto poco comprensibile – ha detto in serata l’avvocato Buceti – I nove mesi di squalifica sono una sentenza iniqua, come del resto trovavo già pesante i sei mesi dati in precedenza». Il legale ha ribadito che non ci sono prove che inchiodano Mauri. «Questa è solo una valutazione della Corte», ha aggiunto Matteo Melandri.