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Mauricio: “La Lazio non volle che lo Spartak mi riscattasse. Klose? Dopo il 7-1 al Brasile…”
MAURICIO LAZIO SPARTAK – Mauricio, che in Polonia dopo la coppa sta per vincere anche il campionato, è tornato a parlare ai microfoni di Lance del suo passato…
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MAURICIO LAZIO SPARTAK – Mauricio, che in Polonia dopo la coppa sta per vincere anche il campionato, è tornato a parlare ai microfoni di Lance del suo passato, del presente e delle speranze future: “Vorrei tornare al Palmeiras per avere una nuova opportunità di riscrivere la mia storia. Se ci riuscissi darei il 1000% perché qui sono esploso e oggi hanno le migliori strutture nel mondo. Giocando in Europa sono maturato e potrei dare qualcosa dentro e fuori dal campo. Tuttavia, nonostante il mio desiderio, mi sembra che il club sia fermo sulla sua posizione”.
IL PERIODO ALLA LAZIO – “L’interesse della Lazio maturò grazie al mio rendimento allo Sporting Lisbona, dove formai la coppia difensiva con Marcus Rojo ottenendo la qualificazione in Champions League. Sono arrivato in Italia e il primo anno è stato veramente positivo. La squadra mi ha aiutato molto e anche qui siamo tornati dopo sette anni nell’Europa che conta. Il secondo anno invece non è stato bello. In campo non abbiamo ripetuto le stesse prestazioni e io ho avuto anche proposte per partire, ma il club non mi ha lasciato andare. Inoltre non mi alzarono l’ingaggio ed ero insoddisfatto. Ci sono stati anche cambiamenti sul piano tecnico ed è arrivato Inzaghi, ma non avevo spazio e quando sono entrato non ho giocato nella mia posizione. Ho scelto di proseguire la mia carriera altrove e mi sono trasferito Spartak di Mosca. Dopo il mio prestito, i russi volevano riscattarmi tuttavia la Lazio nuovamente non mi ha rilasciato. Sono tornato in Italia, sono rimasto nella stessa situazione non scendendo in campo, poi è arrivato il Legia Varsavia”.
MIRO KLOSE – “È una persona fantastica. Quando sono arrivato alla Lazio mi ha dato alcuni consigli in allenamento che si sono rivelati molto importanti per la mia evoluzione. È un atleta incredibile e non è un caso abbia vinto tanti titoli a livello individuale e di squadra”. Klose andò a segno nel Mineirazo, il 7-1 rifilato nel 2014 dalla Germania al Brasile nella semifinale dei Mondiali: “Appena tornato dalla Coppa del Mondo mi ha preso in giro. Aveva battuto la nostra Nazionale ed era diventato a casa nostra anche il più grande marcatore nella storia della competizione”.
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