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MESSAGGERO. Klose, l’affare dell’anno. Braida: «Brava Lazio, per noi era un rischio»
Il Dg del Milan elogia la scelta della società biancoceleste
MESSAGGERO. Klose, l’affare dell’anno. Braida: «Brava Lazio, per noi era un rischio»
Il Dg del Milan elogia la scelta della società biancoceleste
(getty images)
Miroslav Klose sta diventando fondamentale in questa Lazio: ha già segnato 6 reti e, inoltre, si rende indispensabile anche quando non va in gol, aiutando i compagni in difesa e in attacco. Ma perché i grandi club hanno snobbato il campione tedesco? Ariedo Braida, direttore generale del Milan, cerca di dare una spiegazione alla domanda che tanti operatori di mercato si sono posti. «La risposta va ricercata in due motivi particolari. Il primo è da collegare alla volontà di Klose di trasferirsi in una squadra in grado di garantirgli un posto da titolare. Milan, Juventus e Inter avevano i ruoli già occupati e difficilmente avrebbero potuto assecondare il desiderio del calciatore, quindi non hanno potuto prendere in seria considerazione l’ipotesi di ingaggiarlo. Anche se, magari, ci hanno fatto un pensiero. Il secondo motivo riguarda l’età dell’attaccante. Se una società, che punta allo scudetto, si affida un calciatore straniero di 33 anni, reduce da due stagioni negative, rischia di andare incontro a critiche feroci, qualora non dovesse rendere al meglio, anche per comprensibili difficoltà d’ambientamento. Investire sul mercato significa anche guardare un po’ al futuro».
La Lazio, comunque, si gode il suo trascinatore. «Ammetto che l’operazione che ha portato Klose in biancoceleste vada giudicata come un ottimo affare e, alla luce del suo rendimento, probabilmente, il migliore in assoluto. Il tedesco ha confermato quanto di buono ha fatto nella sua lunga e splendida carriera. La società è stata lungimirante e brava nel credere alle potenzialità di questo campione che continua a stupire, e sta raccogliendo i frutti della sua scelta. Da parte sua il ragazzo ha trovato l’ambiente giusto nel quale esaltarsi, una squadra nella quale si è inserito subito, l’antica voglia di rimettersi in gioco. In pochi avrebbero potuto immaginarlo tanto in forma e tanto decisivo in questa prima fase del campionato».
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