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MESSAGGERO. ROSSI sul derby: «Ho quel poker ancora in testa. Zarate via? Una perdita, ma ci sono Klose e Cisse»
L’ex tecnico biancoceleste parla della stracittadina del 16 ottobre
MESSAGGERO. ROSSI sul derby: «Ho quel poker ancora in testa. Zarate via? Una perdita, ma ci sono Klose e Cisse»
L’ex tecnico biancoceleste parla della stracittadina del 16 ottobre
(getty images)
Il derby si avvicina e la Lazio è alla disperata ricerca di una vittoria. L’ultima volta che i biancocelesti riuscirono ad avere la meglio era quando in panchina c’era ancora Delio Rossi. Il Messaggero intervista l’ex tecnico della Lazio a pochi giorni dalla stracittadina.
Cosa ricorda di quel clamoroso 4-2? «La Lazio arrivava da un periodo negativo, andammo in ritiro per ritrovare un pizzico di serenità. Fu una vigilia lunga, agitata, difficile, ma riuscimmo a preparare bene la partita. L’inizio fu travolgente: due gol di vantaggio dopo appena tre minuti, roba da record. Poi la Roma rientrò in in gioco e ci volle una grande Lazio per portare a casa la vittoria. Derby nervoso, con espulsi, ammoniti, polemiche: tutti gli ingredienti tipici di questa sfida».
Pensa che la Lazio riuscirà a interrompere la serie negativa il 16 ottobre? «La squadra è forte. Perciò possiede tutte le componenti necessarie per battere finalmente la Roma.». Quali sono le armi migliori dei biancocelesti? «La compattezza di gruppo, la classe di Klose, la forza di Cisse, la voglia di spezzare il tabù». E quelle della Roma? «Totti e De Rossi».
Però non ci sarà più Zarate. L’argentino era stato uno dei grandi protagonisti della stracittadina vita dalla Lazio per 4-2, quando in panchina c’era ancora Rossi. «Una perdita per la Lazio. Mauro ha sempre fatto bene nelle partite che contavano, perché le belle sfide lo esaltavano. Qualche volta mi ha fatto dannare, perché si accendeva a intermittenza, però mi ha regalato anche belle soddisfazioni. L’argentino è un vero talento, con colpi da campione, uno dei pochi attaccanti che saltano l’uomo creando superiorità numerica. La gente si identificava in questo ragazzo imprevedibile che, all’Inter, saprà ritrovare i vecchi stimoli». Cosa dovrà fare la Lazio per battere la Roma?
«Giocare la sfida per vincerla…».
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