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Milan, Brocchi: “Ho lasciato io la panchina. Serve avere tutto, come Inzaghi…”
CRISTIAN BROCCHI MILAN – Un passato da calciatore ed un presente che avrebbe potuto essere ancora sulla panchina del Milan. Lo racconta Cristian Brocchi…
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CRISTIAN BROCCHI MILAN – Un passato da calciatore ed un presente che avrebbe potuto essere ancora sulla panchina del Milan. Lo racconta Cristian Brocchi in una intervista a La Gazzetta dello Sport. L’ex centrocampista, alla Lazio dal 2008 al 2013, è attualmente il collaboratore tecnico di Capello allo Jiangsu Suning, ma le cose sarebbero potute andare diversamente per lui.
MILAN – “Qualcuno disse anche che avevo fatto carte false per allenare la prima squadra, ma era Berlusconi ad avermi scelto. Vedeva in me l’uomo giusto per il suo calcio, si guardava tutte le partite della Primavera, si era affezionato al mio modo di giocare.”
L’ADDIO ALLA PANCHINA DELLA PRIMA SQUADRA – “Credo di essere stato molto onesto, per amore del Milan. Gli ho detto “Presidente non lotti più per me”. Lui è rimasto molto deluso, avrebbe preferito che fossi io a lottare ancora. Ma la situazione era troppo complicata. Un tecnico giovane o debuttante deve avere tutte le componenti dalla sua parte. Come succede a Simone Inzaghi. Peccato, perché Berlusconi aveva le cose chiare in testa: so che una delle sue volontà era quella di far lavorare insieme me e Capello. Io in panchina e il mister come direttore tecnico”.
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