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MIMUN: “ZEMAN ha detto qualcosa che non doveva dire. Il derby non è una partita qualunque”
Il direttore del Tg5 parla della sua passione per il biancoceleste alla vigilia della stracittadina…
MIMUN A SKY SPORT 24 –Clemente MIMUN, direttore del Tg5, ha parlato in diretta telefonica a Sky Sport 24 rilasciando qualche battuta sulla Lazio.
Il giornalista ha parlato anche di quando faceva parte del Cda biancoceleste durante l’era Cragnotti, ecco le sue parole:
“Il derby non è una partita come le altre, se la perdi per quattro mesi devi aspettare per rifarti. Le squadre sono equilibrate e arrivano abbastanze vicine in classifiche. Noi per fare pretattica ne abbiamo presi quattro a Catania (ride, ndr). Forse abbiamo esagerato”.
SUL DISCORSO FATTO ALLA SQUADRA NEL 1998 – “Era una squadra di campioni che se si fosse chiamata Juve Inter o Milan avrebbe vinto cinque o sei scudetti. Parlai ai campioni dicendo che Cragnotti voleva vedere ripagati i suoi sforz. La partita dopo la perdemmo, ma poi inanellamo 17 risultati utili consecutivi”
SULLE PAROLE DI ZEMAN – ” Zeman ha detto qualcosa che non doveva dire. Non doveva dire che la Lazio ha pochi tifosi. Lo ha fatto per arruffianarsi i propri tifosi, ma non fa altro che accendere il derby. Tra l’altro, il derby cade nell’anniversario della morte di Sandri e mi auguro che in questo ricordo le tifoserie non infiammino la cronacaa. Mi auguro questo e che l’arbitro non condizioni la partita. A me Zeman sta simpatico, ma avrà fatto arrabbiare molti tifosi”.
SU PETKOVIC – “Ha sorpreso come tutte le scelte di Lotito. Quando è arrivato sembrava un allenatore di una squadra della solitarietà. Invece da quando è arrivato ha sbagliato poco e niente. Ha comunicato bene anche in chiave derby. Complimenti”
SULL’AMORE PER LA LAZIO – “Non manco allo stadio dagli anni 70. A Roma eran tutti romanisti e io sono per le minoranze e il biancoceleste è meno appariscente del giallorosso. Porto con me due ricordid egli scudetti: quello del ’74 e quello del 2000, un fazzoletto e un sasso”.
SUL DERBY NEL CUORE – “Il 3-1 di Paolo Di Canio quando andò ad esultare sotto la Sud. Così come non ho trovato di cattivo gusto il Vi Ho purgato ancora, mi è iaciuta la sua esultanza e quella di Chinaglia”.
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