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Mirra: “La difesa della Lazio farà ancora meglio. Inzaghi? Deve sfatare il tabù del secondo anno.”
MIRRA LAZIO – Ecco le parole dell’ex difesnore biancoceleste…
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MIRRA LAZIO – Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste, ha giocato nella capitale nella stagione 1981-1982. Il classe 1962 è stato anche vice allenatore della squadra capitolina nel 2004-2005. Ecco le sue dichiarazioni principali che ha rilasciato ai microfoni di Lazio Style Radio.
SUL MERCATO – “In questa sessione di mercato finora si stanno muovendo le squadre che hanno più necessità di cambiare la propria rosa per accorciare il gap con le squadre che fino ad oggi si sono sfidate per centrare la qualificazione in Champions League.”
SULLA DIFESA BIANCOCELESTE – “La difesa biancoceleste nella prossima stagione farà sicuramente meglio grazie all’esperienza acquisita nell’ultima annata sportiva. Inzaghi ha utilizzato spesso sia la difesa a quattro, sia quella a tre: la transizione da un sistema di gioco all’altro è stata favorita anche dal duttile utilizzo di Stefan Radu. La retroguardia è sicuramente il reparto biancoceleste che necessita meno di ritocchi di mercato. Complessivamente, però, i biancocelesti dovranno attrezzarsi per disputare tre competizioni.”
SU INZAGHI – “Inzaghi ha un tale senso d’appartenenza da agevolare la Società biancoceleste. Inoltre, i risultati non mancano: ci sono tutti i presupposti per portare il tecnico piacentino ad essere un allenatore che possa incarnare determinati parametri utili in vista del raggiungimento degli obiettivi societari. Inzaghi ha gestito al meglio ogni calciatore in ogni momento dell’annata sportiva. Il tecnico ha fatto un grande lavoro soprattutto sullo spogliatoio biancoceleste. Inzaghi è chiamato a sfatare il tabù del secondo anno, mi auguro che possa confermarsi nella prossima stagione e spero possa condurre un altro grandissimo campionato.”
SU MILINKOVIC – “Milinkovic è un giocatore che centrerà grandissimi obiettivi: lo vidi in una gara che perse per 4-0 prima di arrivare alla Lazio. Portò a termine una prestazione molto negativa, ma trasmise grande naturalezza nel compiere gesti tecnici dall’elevato tasso di difficoltà. Capii sin da subito che era un calciatore d’altissimi livelli: ancora oggi è in una fase evolutiva, è una mezz’ala con caratteristiche offensive, ma non mi sorprenderei se quest’anno Inzaghi lo schierasse davanti alla difesa come mediano nel centrocampo a tre”.
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