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Missione Sud America: la LAZIO apre una scuola calcio in Colombia
Nasce a Santa Fe de Bogotà la nuova Scuola Calcio della Lazio Femminile “Chiara Insidioso”…
Educare e crescere attraverso il calcio: possibile? E’ questa la nuova sfida che la Lazio si propone di affrontare al di là dell’Oceano, sponda America Latina. Ci troviamo a Santa Fe de Bogotà, capitale della Colombia, paese ricco di risorse naturale ma dal passato, remoto e recente, piuttosto travagliato, politicamente ed economicamente: da una parte, entrando in città, scorgiamo la Candelara e i grandi parchi botanici, dall’altra un panorama desolato e lasciato a sé stesso. Ed è lì, laddove ce n’è più bisogno, che l’Aquila laziale vola, con il doppio intento di divertire con il calcio e sensibilizzare su temi che sono ben più che scottanti, in Italia come oltreoceano. Sui media colombiani vige un’espressione ricorrente: “La società educa le donne a difendersi dalla violenza dell’uomo, invece di educare l’uomo a non usare violenza sulle donne”. Questa la parola d’ordine della nuova Scuola Calcio della Lazio Femminile “Chiara Insidioso”, enclave biancoceleste in terra latina, che lancia la sfida agli altri club della regione che volessero sostenere la causa della violenza sulle donne e farsi alfieri di un problema sociale così radicato: un torneo misto, in cui maschi e femmine possano confrontarsi alla pari, sul campo, all’insegna dello sport, passione che unisce. Sociale a parte, la scuola calcio del Polideportivo Castilla, struttura associata alla Lazio, metterà a disposizione, sulla scia di quanto avviene in Italia, insegnanti qualificati al fine di dare un’opportunità alle ragazze che volessero tentare di intraprendere la strada di una carriera nel mondo dello sport, pur essendo, come avviene nel Belpaese, il calcio femminile non riconosciuto come professionismo. Un’idea, quella di aprire una società affiliata alla Lazio oltreoceano, nata direttamente da un collaboratore della presidente Cortani, Paolo Lepori: un aspetto, questo, che lega a doppio filo Bogotà con Roma, e che rappresenta la base da cui partire per lavorare su molteplici aspetti di miglioramento. Da oggi la Colombia è un po’ più biancoceleste. E la speranza può fiorire, assieme ai sogni delle bambine, pronte a prendere a calci un pallone all’ombra dell’Estadio Campìn.
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