Motivazioni in ritardo. Due pesi e due misure

RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Sono passati 34 giorni – sottolinea ‘Il Tempo‘ – e ancora non si conoscono le motivazioni della Corte Federale per la sentenza si 10 mesi di squalifica per il calcioscommesse emessa a Stefano MAURI. Un ritardo che comincia ad essere ingiustificabile sopratutto se paragonata a quello che accadde ad Antonio CONTE, allenatore della JUVE: sentenza il 22 agosto e motivazioni il giorno dopo. Ma c’è anche a chi è andata peggio come Ferrario o Cassano  che dal 16 agosto sono in attesa del  documento per seguire lo stesso iter alla «cassazione» del calcio. Rischiano, quindi, di allungarsi ancora di più i tempi per MAURI. Gli avvocati Melandri e Buceti avranno meno giorni a disposizione rispetto ad altri colleghi per preparare il ricorso perché non sono ancora disponibili le carte processuali e il processo MAURI rischia di slittare a inizio 2014. Pare proprio che la giustizia sportiva non sia uguale per tutti.