EURO 2020
Nazionale, Capello: “Italia in difficoltà ieri. Mancini ha azzeccato i cambi”
NAZIONALE CAPELLO INTERVISTA – Il match di ieri sera contro l’Austria ha dato modo all’Italia di diventare perfettamente consapevole dei propri limiti. Gli Azzurri hanno superato il turno, ma le difficoltà non sono mancate. Durante 120′ la squadra ha incassato bene la fisicità degli austriaci e solo nei supplementari è riuscita ad affondare l’avversaria con un uno-due micidiale di Chiesa e Pessina. Per la rubrica di Italpress “Primo Piano Speciale Euro2020”, Fabio Capello ha analizzato la prova dell’Italia.
Le difficoltà di ieri sera
“Ho visto un’Italia in difficoltà, non la solita nazionale divertente, agile e veloce delle altre volte. Questa sfida ci ha mostrato quanto sia difficile questo Europeo e come sia complicato arrivare in fondo: ci siamo un po’ risvegliati da questo bellissimo sogno in cui sembrava tutto semplice ma abbiamo visto una squadra che ha saputo soffrire e questo puo’ servirci per le prossime partite. Finora non avevamo avuto difficoltà e quindi ci sembrava che tutto fosse facile, invece non è così, perché il calcio non è solo divertimento, ma fatica, lotta e astuzia”
Le idee di Mancini in corso d’opera
“Mancini è stato bravo, ha saputo leggere la partita, ha fatto i cambi giusti perché in quel momento era necessario. Ora deve far capire ai ragazzi che la sfida con l’Austria è stata dura ma le prossime saranno sempre più dure: vedremo i veri valori della squadra e di certi giocatori, che finora ci hanno incantato ma ieri hanno mostrato di soffrire di fronte all’aggressività, alla forza e alla compattezza dell’Austria, che non lasciava spazi. Il tecnico austriaco ci ha aiutato, perché quando ha messo il lungagnone di due metri (Kalajdzic, ndr) siamo andati in difficoltà: se lo avesse fatto entrare un po’ prima non so come sarebbe finita”.
Sul Black Lives Matter
“Non sono per gli obblighi, ma per le libertà. Ognuno faccia quello che sente, ognuno ha una propria coscienza e una propria idea e nulla può essere imposto. Il giocatore ha una maglia azzurra, rappresenta l’Italia e ha gli occhi addosso ma la libertà di opinione va rispettata”.
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