Nell’ultimo Spal-Lazio c’era anche un giovane Reja: “Giocai piuttosto bene”

SPAL LAZIO REJA – 19 marzo 1967. Ferrara. Spal-Lazio termina 4-1. E’ il Medio Evo del club biancoceleste, gli anni incolori passati a fare la spola tra Serie A e cadetteria. Quel giorno, molti destini si incrociarono. Segnarono gli ex Bagatti e Rozzoni, in campo c’erano Reja (futuro allenatore biancoceleste) e Capello (grande rivale degli anni ’90 e 2000). Ad allenare gli estensi, Francesco Petagna, nonno dell’attuale attaccante dell’Atalanta, la scorsa estate obiettivo di mercato del club capitolino. Sulle pagine del ‘Corriere dello Sport’, Edy Reja ricorda quella partita incredibile.

LE PAROLE – “Ricordo bene quella partita, al Comunale c’erano 13-14 mila spettatori, almeno duemila della Lazio. Si giocavano punti importanti per la salvezza, il pubblico biancoceleste invase Ferrara. Andò subito in vantaggio la Lazio con Bagatti, un ex della Spal. Noi pareggiamo pochi minuti dopo con Rozzoni, che aveva giocato per anni con la Lazio. Io giocai piuttosto bene, incrociavo la rotta della mezzala laziale Burlando. Non marcavo a uomo, intendiamoci, a meno che davanti non ci fosse Rivera. Fu un grande campionato, sia per la squadra, che per me. Al termine della stagione arrivarono richieste interessanti, mi volevano la Fiorentina e soprattutto il Cagliari. In Sardegna sarei andato di corsa, c’era già Gigi Riva e la squadra si preparava a salire ai vertici del calcio italiano. Mazza, a cui ero legatissimo, decise però di far partire Capello (alla Roma, ndr) e Bosdaves. Io rimasi male, provai a farmi sentire, ma fu tutto inutile. All’epoca decidevano le società e basta”.