Nessuno come PIOLA, campione del mondo e collezionista di gol

LA GAZZETTA DELLO SPORT (N. Cecere) – Esattamente 100 anni fa naceva a Robbio Lomellina, SILVIO PIOLA, il più grande attaccante del calcio italiano, scomparso nel 1996. Per molti studiosi, Piola è stato il miglior cannoniere italiano. Certo, sono giudizi legati a «quel» calcio a cavallo della Seconda Guerra, non ancora raffinato sul piano tecnico-tattico. Resta incontestabile la valanga-record di gol prodotta (290, considerando i 16 della stagione post Guerra) da questo centravanti «dalle gambe lunghe e possenti, che gli permettevano di divorare il terreno a grandi falcate disorientando così gli avversari», come veniva descritto nelle cronache giornalistiche. Come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, i 30 gol su 34 partite disputate in Nazionale (col Mondiale 1938) probabilmente sono stati più facili da realizzare rispetto ai 35 su 42 presenze del superbomber azzurro Gigi Riva, che vinse l’Europeo 1968 e sfiorò il Mondiale 1970. «Sono stato fortunato, in carriera ho patito soltanto la rottura della clavicola e una contusione al ginocchio», raccontava Piola nelle rare interviste. Fu a lungo (nove stagioni) emblema della Lazio, del Novara e della Pro Vercelli, gli altri club del cuore, gli hanno dedicato gli stadi, la Figc non ha fatto passare sotto silenzio questa ricorrenza, la Rai gli dedicherà un documentario il 4 ottobre (RaiSport 2, ore 23.20).