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O capitano, mio capitano!
L’assenza di Mauri si sta facendo sentire, da quando è infortunato è arrivata soltanto una vittoria per i biancocelesti
O capitano, mio capitano! L’esortazione di Walt Whitman potrebbe essere presa in prestito da Reja, con palese riferimento all’assenza forzata di Stefano Mauri.
Da quella mesta vigilia di Lazio-Vaslui sono ormai passate due settimane. Un tempo relativamente breve, in cui però si sono concentrate ben quattro partite. Quindici giorni in cui le ombre sono state più copiose delle luci, si conta una vittoria appena in quattro match. L’assenza del capitano si è avvertita, le sue giocate illuminanti (vedi l’assist a Klose contro il Milan) sono mancate nella trequarti avversaria e il numero dei gol fatti è vertiginosamente crollato.
Non sempre amato dai suoi tifosi, Stefano Mauri è innegabilmente una pedina fondamentale nello scacchiere di Reja. Senza le geometrie e le verticalizzazione del capitano, di conseguenza muta anche la posizione di Hernanes, che è costretto a modificare i suoi movimenti ed è sacrificato a gestire compiti che ne limitano la fantasia.
Il countdown al ritorno del numero 5 è partito. C’è un derby da vincere, una storia recente da cambiare e Mauri non può assolutamente mancare in questa battaglia.
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