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ODDO: “Per uscire da questo momento-no, c’è solo una cura: i risultati. Obiettivi? La LAZIO rimane da terzo posto”
L’ex terzino biancoceleste analizza il settore giovanile in italia, plaude la gestione giovani dei biancocelesti e aggiunge: “Bisogna lanciare i giovani, la LAZIO ha vinto lo Scudetto Primavera…”
NOTIZIE SS LAZIO – Ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 è intervenuto l’ex biancoceleste Massimo Oddo per analizzare il momento LAZIO. Queste le sue parole
È mancato solo il gol ieri? Segnali positivi?
Non ho visto la gara. Ma è un momento un po’ difficile e serve un allenatore che dà carica e fiducia e la società deve sostenerlo. I momenti difficile sempre ci saranno e vanno superati con il lavoro eliminando i difetti maggiori della LAZIO
Manca concretezza davanti e si prendono gol dietro alla prima occasione. Problema di testa?
Si ma può esser una semplice questione di momento no. Nella testa di ogni calciatore è ovvio che si crei un po’ di preoccupazione e non è un’amica quando scendi in campo perché hai paura di sbagliare. I risultati fanno morale. Ci vuole una serie di risultati positivi.
Questa è la ricetta per uscire da questa spirale di negatività?
È sempre così. Alla lunga se giochi bene, se sei squadra i risultati positivi sono superiori ai negativi. La LAZIO è una squadra forte, se ritrova compattezza le cose andranno a posto, ma l’autostima si ha solo con i risultati. Quando si cambia allenatore, in modo spesso ingiusto, viene fatto in base ai risultati non al gioco.
Davanti corrono, si deve cambiare marcia. Dove può arrivare la LAZIO?
È dura quest’anno perché la Roma si è rinforzata e ha autostima e corre tanto, la Juve è la stessa della passata stagione, il Napoli ha investito molo, la Fiorentina è molto più forte dell’anno scorso, l’Inter molto più squadra. Manca all’appello solo il Milan, ci sono tante squadre che puntano al terzo posto, c’è anche la LAZIO ma ha qualcosa in meno, deve riprendere un cammino importante
Cosa manca alla LAZIO? Petkovic dice che manca un 10%. Da cosa è composto?
Ci possono essere tante componenti, dalla fortuna all’autostima, allo stato di forma, alla presenza di giocatori forti. La LAZIO non ha una rosa lunghissima quindi se mancano i giocatori importanti si fa fatica a sostituirli
Si parla molto dei giovani LAZIO. Che ne pensi della gestione di Petkovic e della società?
Un aspetto positivo ,dispiace che in Italia, ma non è il caso della LAZIO vengono chiamati in causa solo quando ci sono momenti di difficoltà. Bisognerebbe puntare sempre di più sui giovani anche perché è il futuro del calcio e poi la LAZIO ha vinto lo Scudetto Primavera l’anno scorso il che vuol dire che c’è del buoni. Bisognerebbe mettere a frutto il lavoro fatto dalla giovanili: se i ragazzi li fai arrivare in Primavera e poi li dai in prestito è un lavoro inutile. La LAZIO sta raccogliendo i frutti del lavoro sul settore giovanile
Come è messo il settore giovanile in Italia?
Vedo grandi difficoltà soprattutto nelle strutture, in Italia sono poche quelle che le hanno. In Olanda un ragazzo di 12 anni si allena il 60% in più di uno italiano e dipende molto da questo. Le strutture devono essere di proprietà della società
Ci fai una fotografia della nazionale italiana? Come la vedi per il Mondiale?
Nonostante le difficoltà l’Italia ha tirato fuori un po’ di giovani ma all’estero ci stanno superando e giocano tanti ragazzi che vengono dalle giovanili. Prandelli sta facendo un grande lavoro: ottima la preparazione al Mondiale frutta di un lavoro di anni, ma al momento del Mondiale entrano in campo altri fattori come la forma dei giocatori, la mancanza di infortuni o l’aspetto mentale. Ma è un lavoro di tutti rispetto quello di Prandelli.
A CURA DI Carmine Errico
TWITTER: @carmineerrico
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