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Le PAGELLE di Lazio – Empoli: Mandas ha i sensi di ragno, Patric esulta, Vecino segna sempre

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Patric esulta dopo il gol all'Empoli

PAGELLE LAZIO EMPOLI – Patric apre, Vecino chiude. Nel giorno del cinquantennale dalla vittoria del primo Scudetto, la Lazio batte l’Empoli 2-0 e tiene aperta la corsa all’Europa che verrà. Di seguito le pagelle dei marcatori, e quelle di tutti gli altri calciatori laziali, a cura del nostro Daniele Izzo.

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Serie A, le pagelle di Lazio – Empoli

MANDAS 7,5 – “Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza” scriveva un suo famoso connazionale come Socrate. E lui, di virtù, ne ha parecchie. Per la teoria studiare il capitolo: riflessi. Per la pratica chiedere a Caputo e Shpendi.

PATRIC 7 – Esulta sempre, sia per una chiusura decisiva sia per il gol altrettanto importante. Tudor ha detto di sognare altri dieci Kamada, ma se fossero tutti Patric non sarebbe poi così male. Anzi.

ROMAGNOLI 6,5 – Prenderlo disattento e fuori posizione è roba da amanti del bird-watching: non succede praticamente mai. Né Caputo né Destro riescono a metterlo in difficoltà.

HYSAJ 6,5 – Centrale d’emergenza. Interpreta il ruolo come sa, in modo un po’ atipico ma efficace, limitando al minimo indispensabile la verve dell’ex compagno Cancellieri.

LAZZARI 6 – In fin dei conti, è tra i soli tre ammoniti della Lazio. Non certo un valore aggiunto in una prestazione senza acuti.

GUENDOUZI 5,5 – “Ah, allora è umano”: vederlo sbagliare tanto fa sorridere e riflettere. Poco male, comunque. Ha preso il giorno libero in un pomeriggio di relativa tranquillità per la squadra.

(Dal 65′ ROVELLA 5,5 – Commette qualche fallo di troppo e finisce sul taccuino dei cattivi)

KAMADA 6,5 – È un computer. O meglio, come si diceva una volta, un calcolatore. Al di là di qualche bug nei primi minuti di gioco, prevede e misura ogni possibile azione di compagni e avversari.

MARUSIC 5,5 – Interpreta l’incontro armato di pala e piccone. Ne sa qualcosa Gyasi, che dalle sue parti non è mai pericoloso.

FELIPE ANDERSON 6 – Timbra con il badge, è preciso e ordinato nel sistemare le pratiche difensive. Quando c’è da offendere, però, è in pausa caffè.

(Dal 65′ VECINO 7 – La premiata ditta fondata con Pedro vale il gol della sicurezza. Il sesto di una tra le stagioni migliori dell’intera carriera)

ZACCAGNI 6,5 – Scodella in area il pallone che sblocca la partita. Non un dettaglio in un pomeriggio nel quale ha dovuto indossare l’elmetto e calarsi in trincea.

(Dal 75′ PEDRO 6,5 – Tocca tre palloni, ma con uno regala a Vecino l’assist per chiudere l’incontro)

IMMOBILE 6 – Nel giorno dell’omaggio a Giorgio Chinaglia e alla Lazio del ’74 rimane a bocca asciutta nonostante qualche occasione interessante. Esce lo stesso tra gli applausi e i cori dello stadio Olimpico.

(Dal 65′ CASTELLANOS 5,5 – Si presenta al pubblico con un tacco volante. Dopo, però, il nulla)

ALL. TUDOR 6,5 – Deve fare i conti con l’emergenza, spiega la mancata convocazione di Luis Alberto e azzecca tutti i cambi. Si può riassumere in tre mosse la preparazione di Lazio – Empoli. Una partita che vale a lui, e alla Lazio, la possibilità di continuare a cullare il sogno Champions League mettendo già in cassaforte la certezza di partecipare alla prossima Conference League.

Daniele Izzo
@danieleizzo94

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