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PANICO: “Felice per DJORDJEVIC: sapevo che era una buona punta. E con la sua presenza vedremo un KLOSE migliore”
Il capitano della Nazionale femminile di calcio, grande tifosa laziale, ha aderito anche all’iniziativa proposta da Maurizio Insidioso, il padre di Chiara per sensibilizzare la lotta alla violenza sulle donne…
NOTIZIE LAZIO – Presenza “rosa” quest’oggi ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3: per parlare di LAZIO sulle frequenze della radio ufficiale si è presentata Patrizia PANICO, capitano della Nazionale italiana femminile e grande tifosa biancoceleste. Ecco le sue parole:
Su Palermo-Lazio
“Non ero scoraggiata per la prestazione, sono state tutte partite in cui la Lazio ha sfoggiato un bel gioco, deludente forse solo con l’Udinese. Il problema è stato che a questo non corrispondessero vittorie, il che penalizza anche l’umore. Ma a Palermo ho visto una squadra senza troppe difficoltà, escludendo i primi venti minuti, la prima mezz’ora. In più, ho notato che Pioli ha saputo cambiare qualcosa a partita in corso, ciò ha dato una spinta in più”.
Su Djordjevic
“Felice che abbia segnato! Un attaccante che non concretizza è un difensore in attacco, risulta mortificante per il giocatore. Ma io sapevo fosse una buona punta, l’avevo visto bene dal principio, si muove d’attaccante e lotta su ogni pallone. Ha fatto dei bei gol, il terzo veramente difficile. Dovremo valutarlo oltre il senso del gol, come si relaziona con la squadra. Ma mi sembra che il gruppo abbia fiducia in lui, e che lo cerchi sempre, quindi anche questo aspetto mi appare positivo”.
Sull’operato di Pioli
“Non si può giudicare dopo pochi mesi, è vero. Ma adesso vedo una squadra che mi diverte, era un bel po’ che non accadeva”.
Su Klose
“E’ un professionista, uno serio, che lavora a testa bassa. Non è solo un esempio per i giovani, lo è per tutti. E’ capitato di vederlo a Formello ad allenarsi quando aveva del tempo libero. Quest’anno, con l’acquisto di Djordjevic vedremo anche un Miro migliore. Pioli saprà capire quando i giocatori saranno in condizione. A noi, alla fine, interessa solo che chiunque viene chiamato in causa sia disposto a dare tutto, solo così la squadra è competitiva”.
Sui suoi record
“Non conosco i numeri, mi interessano poco. Avrei preferito vincere qualche trofeo internazionale in più. Però si giudica un’attaccante per i suoi gol, ho giocato in squadre importanti, ho avuto la possibilità di segnare più delle altre grazie al mio ruolo. Il mio record è con la maglia della Lazio: ho segnato 51 reti!”.
Sulla sua adesione all’iniziativa proposta da Maurizio Insidioso, il padre di Chiara
“Credo questa sia una di quelle vicende da portare sui banchi politici. Il rito abbreviato per queste situazioni è scandalosa, il femminicidio è all’ordine del giorno. Per Chiara, come calcio femminile, dobbiamo cercare di far qualcosa, perché se ne parli in termini politici. Bisogna educare al rispetto per le donne, le bambine. Nelle scuole, già da piccoli, bisogna eliminare le differenze di genere. Si rischia altrimenti di far crescere adulti che considerano la donna come qualcosa di subalterno. E alle donne consiglio di prendere le distanze da un uomo violento: non cambierà mai”.
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