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Parolo scagiona Pioli: “Serve più voglia, oggi la colpa è nostra” (VIDEO)
INTERVISTE POSTGARA – Il centrocampista: “Sul mister decide la società, mettiamoci la faccia…”
Pubblicato il 15/12 alle 00.10
INTERVISTE POSTGARA – La Lazio non vince da sette giornate, il pareggio beffardo contro la Sampdoria arriva nei minuti di recupero del secondo tempo. Di seguito l’analisi del centrocampista biancoceleste Marco Parolo:
Parolo in zona mista dopo Lazio-Sampdoria (14122015) by Lazionews.eu
PAROLO IN MIXED ZONE
Non ne va bene una…
“Quando sei in un momento di difficoltà la vittoria è una medicina importante. E’ vero che siamo giù di morale, ma era importante vincere. In questo momento paghiamo ogni singolo episodio e non riusciamo a far girare questa situazione. Possiamo solo continuare a lavorare, se prendiamo gol vuol dire che abbiamo sbagliato”
La squadra ha paura?
“Secondo me no, volevamo fare la partita e la Samp ci ha chiuso tutti gli spazi. Ha fatto un gran gol Matri, poi non abbiamo avuto la forza di chiuderla. Non dobbiamo prendere un gol così, non è concepibile, dobbiamo essere più cattivi e capire il momento. Quel pallone andava tirato in tribuna, dobbiamo essere più provinciali. Dispiace perché la squadra ha giocato, Radu e Konko hanno fatto una grande gara”
A parte il lavoro c’è un’altra strada?
“Quando sei malato e convalescente solo la vittoria ti aiuta. A volte si fanno paragoni con l’anno scorso, io ricordo la partita di Parma in cui non meritavamo di vincere e le cose ci girarono a nostro favore. Ora dobbiamo metterci più voglia”
Manca la voglia?
“Secondo me il problema grande è che ci abbiamo messo molto a capire che dobbiamo essere più cattivi, più bastone e meno carota. Ma per far andare le cose bene dobbiamo ripartire dai dettagli, dalle piccole cose. Solo così usciremo da una situazione difficile, stiamo pagando ogni situazione. Oggi avevamo portato a casa il risultato, ci dispiace per la gente e per i tifosi, loro ci hanno incitato. La colpa è nostra e dobbiamo prenderci le nostre responsabilità”
Qualcuno ha pianto, altri sono arrabbiati. Ti senti di dire qualcosa a nome del gruppo?
“Chi era dispiaciuto e era a terra è perché ha dato tutto. La squadra sta lavorando, non c’è menefreghismo, noi vogliamo uscirne. Non possiamo farlo giocando calcio champagne, se ne esce con le piccole cose e la concentrazione. In questo periodo concediamo poco e veniamo puniti spesso”
Se fossi il presidente, con chi ce l’avresti?
“L’errore è di tutti, parte dai giocatori, ma è di tutti. Io parlo per i calciatori e vi dico che noi ci abbiamo messo un po’ a capire la situazione di quest’anno. Quando ci abbiamo sbattuto contro ci siamo trovati a fare partite difficili, le squadre come la Samp vengono qui e si chiudono. Noi dobbiamo essere più cattivi. Io non faccio processi, ognuno deve guardare a sé stesso. L’unica cosa che posso dire è che la squadra e i giocatori ce la stanno mettendo tutta. La gente piangeva in ginocchio, sappiamo quanto manca la vittoria. A San Siro vogliamo vincere, siamo la Lazio e giochiamo contro la squadra più forte del campionato, ma vogliamo dimostrare che siamo vivi”
PAROLO A MEDIASET PREMIUM
Sul pareggio:
“Ci fa arrabbiare tantissimo, in questo momento anche una vittoria in una partita storta dà morale. Prendere gol così taglia le gambe, dispiace. Dobbiamo alzare l’attenzione e la voglia di vincere, solo così si possono portare a casa risultati anche sporchi”.
Perché non gestite?
“Fino al 94esimo l’avevamo gestita bene, non ci avevano messo sotto. Ci sono state situazioni sfortunate, in questo momento non dobbiamo concedere niente, perché in un modo o nell’altro prendiamo gol. Dobbiamo alzare l’asticella della voglia di far risultato. Dobbiamo essere ancora più concentrati e aver più voglia di uscire da questo momento”.
Come se ne esce?
“Penso che il mister c’entri poco, noi dobbiamo metterci la faccia e la colpa maggiore è la nostra. Il mister sull’ultima punizione deviata non può farci niente. Sono dettagli, poi spetterà alla società prendere le decisioni. Noi dobbiamo mettere la massima attenzione e concentrazione per uscire da questi momenti. Ci abbiamo messo un po’ a capire cosa doveva essere quest’anno. Non si può lasciare nulla al caso, la situazione di classifica non è da Lazio, l’errore è stato nostro, dovevamo portarla a casa. Dipende da noi, dobbiamo metterci più voglia e più fame di ottenere i risultati, se hai più fame un gol del genere non lo prendi”.
Ambiente diverso potrebbe aiutare?
“La gente ha tanta passione, bisogna trascinarla ed essere trascinati. Ci sono varie problematiche, ci sono stati fischi ma ci hanno incitato, ho sentito cori positivi. Tutto spetta a noi, anche una vittoria sporca come quella di oggi poteva essere una medicina buona”.
PAROLO A LAZIO STYLE RADIO
Come si fa per ripartire?
“E’ un periodo che appena ci fanno un tiro subiamo un gol. Loro hanno avuto soltanto un’occasione nel primo tempo, noi abbiamo dominato la partita. Dopo il vantaggio abbaimo avuto qualche occasione ma non l’abbiamo sfruttata. Purtroppo una punizione deviata ci è costata due punti che sarebbero stati una medicina importante. Ora bisogna metterci sotto e lavorare, alzando l’asticella dell’attenzione e della voglia di vincere le partite. Vincere aiuta a vincere.”
Avete impostato la partita in modo differente?
“E’ difficile giocare contro squadre che si chiudono così, per questo dobbiamo essere bravi a sfruttare le occasioni che si creano. Siamo stati anche bravi a chiudere le loro ripartenze, noi però una volta trovato il gol non siamo stati attenti fino al 90’. Giovedì sono squalificato, ma dobbiamo vincere, è l’unico modo per uscire da questo momento. Bisogna accettare le critiche, anche se abbiamo raccolto meno di quanto meritavamo. I miei compagni vogliono uscire dalla crisi”
Come si interpreta la partita contro l’Inter?
“Dovremo fare una partita con tanta intensità e avere più voglia di loro. Solo lottando più degli avversari si vincono le partite, come la Juve ieri. Se prendiamo gol all’ultimo vuol dire che tutta la squadra non ha lottato fino alla fine. La priorità eè stare attenti e avere voglia di vincere, perché davanti possiamo fare male”
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