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VIDEO. PETKOVIC in conferenza stampa: “KLOSE? È un grande giocatore che dà la carica. Ora vogliamo trovare continuità”
Il tecnico biancoceleste analizza il match a fine gara, applaude i giovani e racconta: “nella ripresa non si può dire nulla, complimenti alla squadra soprattutto da un punto di vista mentale”…
CONFERENZA STAMPA POSTGARA – La sua LAZIO torna alla vittoria e le nuvole nere che aleggiavano sopra la sua panchina si diradano. Dopo aver commentato la conquista dei tre punti contro il CAGLIARI alle televisioni, Vladimir PETKOVIC ha incontrato i giornalisti anche in conferenza stampa. Ecco le sue parole:
Formazione con tanti giovani, ma KLOSE crede abbia cambiato un po’ la realtà della LAZIO? Anche il Presidente Lotito ha detto che è un giocatore fondamentale per questa squadra, se Petkovic ha scelto così è perché non era al massimo. Lei è d’accordo? La LAZIO è apparsa più viva nel secondo tempo con KLOSE, ha cambiato la partita il suo ingresso?
“Sono grandi giocatori e grandi uomini, sono leader che a ogni squadra servono a dare la carica, la serenità a tutto l’ambiente e ai ragazzi. Dopo aver segnato tutto lo stadio si è liberato mentalmente. Il primo tempo siamo entrati abbastanza bene in campo, dopo qualche sbaglio abbiamo avuto qualche difficoltà di troppo, soprattutto verso la fine del primo tempo, ma dopo nella ripresa non si può dire nulla, complimenti alla squadra soprattutto da un punto di vista mentale”
Nel primo tempo ha messo i nuovi e i giovani, ma la squadra non ha fatto benissimo. Cosa significa? Che i giovani non sono ancora pronti. E poi le chiedo: cosa manca a questa squadra rispetto quella dell’anno passato?
“Significa che questa è la prima volta che dopo una trasferta di Europa League vinciamo una partita e allora penso che abbiamo fatto bene. Non si può pretendere, soprattutto negli ultimi 15 minuti del primo tempo, che questi ragazzi riescano a sopportare tutto anche se non si sentono supportati. Manca un po’ di tranquillità, ma ora siamo su una posizione anche troppo alta rispetto alle previsioni pre campionato. Noi dobbiamo lavorare, ci manca qualche punto, cerchiamo di unirci assieme e dimostrare il proprio carattere anche fuori casa, cosa che sarà fondamentale anche mercoledì. Dobbiamo giocare bene e ottenere punti fuori casa per avere una progressione importante”.
È un brodino questa vittoria?
“No, significa che abbiamo tre punti in più, abbiamo fatto un piccolo salto in classifica. Ma se vediamo bene, nell’ultimo periodo non abbiamo vinto tanto ma nemmeno perso tanto. La squadra deve rimanere tranquilla e credere in se stessa, come abbiamo fatto nel secondo tempo. Si deve e si può giocare meglio ma ora abbiamo la testa più libera e maggiore serenità. Ora dobbiamo solo ritrovare l’organico al completo che in questi due mesi non abbiamo avuto”
Lei dice che la squadra ha punti in più rispetto le previsioni. Ma ricordo male io o si era detto che la LAZIO sarebbe dovuta arrivare tra le prime tre?
“Ricorda bene, ma io ricordo anche la vostra opinione. Ci neutralizziamo a vicenda”
La tensione nasce proprio perché non stanno arrivando i risultati in linea con i vostri obiettivi…
“Non ho mai parlato di tensione, noi non subiamo la pressione, non c’entra con la situazione del momento. La pressione di cui parlo non c’entra con i punti ottenuti, c’entra col fatto che si pensa sempre a chi sia il più bravo e il più forte di questa città”.
Sembra che lei voglia costruire la LAZIO intorno a Biglia, ma forse deve avere maggiore consapevolezza della propria importanza?
“Nessun giocatore in poche settimane è riuscito a ritagliarsi un posto ben preciso soprattutto in una società come la LAZIO in cui ci sono giocatori che hanno tanta esperienza e tanta qualità. Per me è importante poterli alternare e scambiare perché ci servono tutti. Penso a Biglia, Ledesma, Hernanes, Ederson: tutti hanno giocato ma dobbiamo avere più continuità e qualche punto in più per dare tranquillità all’ambiente e per fare in modo che tutti remino con noi perché ci servono tutti i tifosi. Si vede che in certi momenti abbiamo subito queste cose qua, ma stiamo crescendo e io sono fiducioso”.
Che risposte ha avuto da questa gara?
“La risposta è che nei momenti difficili riusciamo a ottenere punti e abbiamo grande carattere”
Una curiosità su Felipe Anderson: sembra un giocatore molto tecnico, ma serve anche molta determinazione per giocare. Dà l’impressione, forse per insicurezza per l’infortunio, che non abbia questa determinazione. È un suo limite caratteriale?
“Non penso. viene da un infortunio grave, da un lunga pausa e poche settimane fa nemmeno poteva giocare. Poi è un giovane che viene da un campionato brasiliano e ci vuole tempo. Pensiamo anche a Onazi l’anno scorso all’inizio ha avuto qualche difficoltà venendo dalla Primavera, ma è normale per questi ragazzi. L’importante è che siano vogliosi, che abbiano voglia di lavorare, di sacrificarsi e voglia di imparare: su questo di certo non si può dire nulla. Ma deve imparare a giocare con i piedi più aperti, con le suole più aperte. Lui vuol imporsi in Italia in Europa e serve di certo più cattiveria”,
Novaretti come sta?
“Ha avuto un problema muscolare, tra crampo e contrattura, vedremo domani”.
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