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Petkovic: “Siamo e saremo protagonisti”
Il tecnico della Lazio crede nei suoi uomini e racconta il suo impatto col calcio italiano…
È il solito Petkovic, deciso ,chiaro e a testa alta, quello che ha parlato ai microfoni di FIFA.COM. Il primo pensiero è per la Lazio. «E’ vero, abbiamo vinto molte partite senza fare molti gol, ma l’importante è averle vinte. La Juventus è ancora la squadra favorita ed è un’ottima formazione, ma non li reputo imbattibili. Bisogna sempre credere nelle proprio possibilità e sono convinto che la Lazio ne abbia. Abbiamo tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonisti in questa Serie A». Inutile negare che appena arrivato a Roma si è trovato ad affrontare svariati problemi nati dallo scetticismo che c’era nei suoi confronti: «Mi sono trovato a fronteggiare alcune difficoltà, perché l’ambiente mi considerava un tecnico arrivato qui a Roma dal Terzo Mondo. La tifoseria non capiva come qualcuno come me potesse guidare un club importante come la Lazio». Ma solo con il lavoro a 360 gradi che ha fatto e poi con i risultati ha superato questi limiti e ha guadagnato la fiducia di tutti: «Prima di tutto, ho cercato di capire e studiare tutte le caratteristiche dei miei calciatori, imparando ogni minimo dettaglio della loro carriera e della loro vita privata. All’inizio c’era dello scetticismo, ma è passato quando i risultati sono cominciati ad arrivare, soprattutto in seguito alla vittoria del derby e a quelle contro Inter e Milan. È stato a quel punto che abbiamo iniziato ad aver maggiore credibilità». E adesso la Lazio è lì che sogna anche qualcosa in più della qualificazione alla Champions. Può permettersi di sognarlo perché ha trovato un equilibrio eccezionale: «Io e il mio staff abbiamo cercato di gestire lo spogliatoio sia dal punto di vista tecnico-tattico che mentale. Mantenere questo equilibrio è fondamentale e inserire nuovi calciatori potrebbe in qualche modo turbarlo». Ed è proprio il gruppo laprincipale forza della squadra, un gruppo che segue con fiducia la ricetta del proprio allenatore: «bisogna dare il massimo in ogni incontro e non fare piani a lungo termine. Ma disponiamo di un’ottima rosa, dobbiamo continuare ad avere la fame che ci sta contraddistinguendo, senza mai aver paura di vincere”.
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