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Rouge et noir, la roulette europea premia la Lazio
LAZIONEWS.EU – La truppa di Pioli si aggiudica il match contro il Saint-Etienne per 3-2…
Pubblicato il 01/10 alle 20.50
LAZIONEWS.EU – L’Europa League chiama, la Lazio indossa il vestito di gala e si siede al tavolo da gioco. Qualche cambio per Pioli, Onazi in mediana e Mauri falso nueve. Il primo squillo parla francese, il Saint Etienne punta sul nero, la roulette lo premia. Calcio d’angolo calciato da Hamouma che sbatte su Sall, la difesa biancoceleste non è pronta: lo 0-1 si materializza quando meno te lo aspetti. La risposta laziale è immediata, Hoedt colpisce di testa, ma Ruffiet è pronto a strozzare in gola l’esultanza. Avrà modo di rifarsi l’olandese che si rimette seduto al proprio posto. La partita sembra in mano ai transalpini, una traversa di Roux è lì a testimoniarlo, ma la sorpresa è dietro l’angolo. Felipe se ne va sulla destra e mette in mezzo, Mauri liscia la sfera, dietro c’è Onazi che stoppa e calcia. Stavolta Ruffiet non può niente, il colore vincente è ancora una volta il nero. Il paeggio infonde coraggio alla squadra di Pioli, puntando forte si può vincere. Se poi è anche il destino, o la fortuna per chi non crede nel Fato, il gioco è fatto. Il Saint Etienne tenta di far saltare il banco, stavolta i francesi puntano sul rosso. La scelta si rivela sbagliata. Gomitata di Beric proprio sul naso del centrale laziale, l’arbitro manda l’attaccante francese sotto la doccia. Gli uomini di Pioli prendono in mano le redini del gioco, l’occasione giusta capita a Mauri, ma il trequartista spara alto. Alla fine del primo tempo le fiches sono in parità, ma le percentuali dicono Lazio.
ROSSO AMICO – Mauricio non ce la fa, al suo posto entra Gentiletti. Al tavolo, però, c’è chi ha un conto in sospeso con la sorte: è Wesley Hoedt che si rifà con gli interessi al minuto 47. L’olandese decide di provarci, Ruffiet gli da una mano con un’uscita kamikaze, il suo esterno sinistro è dolcissimo, il bacio del pallone al palo prima di entrare in porta testimonia tutto il romanticismo della prima gioia in biancoceleste. Pioli cambia: Matri rileva Mauri, poi Cataldi prende il posto di Onazi. Al minuto 75′ la partita si chiude: i verdi di Francia scelgono ancora il colore, il rosso non sembra portare bene. Sall interviene su Felipe Anderson, l’arbitro ancora una volta è costretto a sventolare il cartellino che manda il calciatore negli spogliatoi con un quarto d’ora d’anticipo. La sentenza sul match la scrive Biglia. Il suo sinistro, deviato da Polomat, gonfia la rete per la terza volta e mette fine alla partita, neanche il gol di Monnet-Paquet serve a dare speranze ai francesi. Rosso e nero, luci e ombre, ma la Lazio si alza dal tavolo con le tasche piene, il Saint Etienne con le ossa rotte.
Matteo Vana
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