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PIOLI sbotta: “Basta rimpianti per partite così. Non siamo tristi, vogliamo reagire per arrivare in Europa”
Il tecnico della Lazio Stefano PIOLI è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 e ha riordinato le idee in vista dell’Udinese….
NOTIZIE SS LAZIO- Sconfitta amarissima per i biancocelesti in quel di Genova, che ancora è difficile da digerire, ma bisogna voltare pagina al più presto e riprendere a correre in fretta verso i prossimi impegni. Il tecnico della Lazio Stefano PIOLI è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 e ha riordinato le idee in vista dell’Udinese.
Oggi si parla bene della Lazio nonostante la sconfitta. “Significa che la prestazione c’è e i valori pure, la mentalità e l’approccio sono giusti ma dobbiamo crescere, dobbiamo soprattutto smettere di avere rimpianti per non aver raggiunto un risultato che avremmo meritato. Questa è la crescita più importante; non si può non dire che siamo stati padroni del campo e abbiamo dominato però siamo tornati a casa senza punti”.
Il gioco di ieri è il manifesto di questa squadra. “La strada e la mentalità sono giuste, la squadra ha potenzialità per dimostrare di stare bene in campo e avere questa filosofia. Siamo all’inizio e il tempo non è mai abbastanza, abbiamo bisogno di abbinare il risultato alla prestazione ma giocando così andiamo nella direzione giusta verso la continuità di risultati, con propositività e voglia di fare la partita. C’è la mentalità giusta di mettere in campo quanto fatto in settimana, dobbiamo essere ancora più attenti e determinati: a volte nel calcio capita di non vincere una partita che avresti meritato ma non bisogna perderla. E’ un rammarico importante non aver portato a casa un risultato positivo”.
Casa ha detto ai giocatori? “Stamattina abbiamo subito analizzato la partita ed è stato semplice far parlare i giocatori, è un gruppo responsabile e consapevole delle situazioni ma dobbiamo riuscire a dare qualcosa in più. L’analisi l’hanno fatta loro e io sono facilitato, sanno benissimo cosa bisogna migliorare. Però preferisco parlare della prossima partita altrimenti significherebbe avere rimpianti e non avere il morale giusto per affrontare la prossima gara. Non doveva finire 0-0 però dovevamo sfruttare le occasioni e portare a casa un risultato positivo. I rimpianti devono trasformarsi in rabbia e voglia di fare bene, in determinazione e cattiveria agonistica. La prossima gara è contro un avversario difficile, ma ripeto non c’è stato bisogno che di farli parlare e farli esprimere sulla prestazione di ieri, sul lavoro che stiamo facendo. Oggi non c’è tristezza, ma solo voglia di reagire immediatamente per una prestazione importante e un risultato positivo. La mia delusione è vedere un gruppo che lavora così senza raccogliere risultati, mi dispiace per il gruppo perché meritava altro. Il nostro futuro dipenderà solo da noi, non sarà un percorso facile ma l’obiettivo è chiaro a tutti: vogliamo tornare in Europa, quindi arrivare nelle prime cinque. Le avversarie sono temibili ma abbiamo le capacità per lottare fino alla fine, di tempo ce n’è ma avere rimpianti non è positivo, dobbiamo portare risultati oltre alla prestazione.”
È questa la mentalità della Lazio di imporre il proprio gioco? “È proprio la mia idea di gioco rivolta alla qualità dell’organico, le capacità tecniche, personalità, e la maturità. Il calcio è semplice si gioca 11 contro 11 su un campo regolare e le partite vanno affrontate allo stesso modo in casa e fuori con la mentalità di vincere, ma non di andare allo sbaraglio, bisogna avere in testa degli equilibri. Io devo guardare questo, la crescita rispetto al Milan, non abbiamo concesso ripartenze e siamo stati ancora più padroni e pericolosi. Cosa mi ha detto il presidente? Ci siamo confrontati, procediamo uniti. Tutti ci stanno mettendo nelle condizioni migliori per lavorare verso l’obiettivo della crescita di squadra e verso un obiettivo che è l’Europa.”
Su Gentiletti. “Unito all’infortunio di Biglia e Basta in primis ci precluso i cambi che potevano essere decisivi mentre il Genoa ha potuto farli, inoltre ci priverà per tanto tempo di giocatori importanti. Siamo vicini a Santiago, è straordinario per professionalità e serietà per presenza sul campo e qualità, si stava inserendo alla perfezione dei nostri meccanismi. È un ragazzo sereno e forte tornerà meglio di prima. È un’opportunità per tutti noi di dimostrare che abbiamo un organico importante, chi verrà chiamato in causa farà bene. Gentiletti faceva anche il regista arretrato, dobbiamo partire anche da dietro e lui ha un buon piede, ha una palla molto veloce difficile da intercettare e ci ha dato buoni sviluppi in fase di costruzione. Radu centrale? Quando sarà a disposizione avremo anche altre alternative, può giocare anche centrale, ma anche De Vrij ha giocato in nazionale con la difesa a tre, poi sceglieremo la soluzione più adatta a noi. Braafheid? Sta dimostrando di essere affidabile, può crescere perché il campionato italiano è diverso e può adattarsi, sta facendo bene e ce lo aspettavamo ma può fare anche meglio.”
Emergenza in difesa, contro l’Udinese servirà una prova di cuore. “Assolutamente sì, in certe situazioni dobbiamo essere concreti di efficaci, la mentalità non cambia ma se dobbiamo essere meno belli ma più solidi e concreti questo è il momento giusto, sapendo che attenzioni e cattiveria agonistica devono essere alla base poi vengono le altre cose come la qualità e la tattica.”
Su Basta. “Sta facendo quello che mi aspettavo, non era una scommessa ma un giocatore solido e affidabile, un grande professionista. È uno di quelli che può fare meglio, può essere più intraprendente ed efficace in entrambe le fasi, ma è già di sicuro livello con una prestazione affidabile: su Dusam non ci sono dubbi che sia un giocatore importante.”
Sono forse stati sottovalutati un po’ gli acquisti di Basta e Parolo. “Io non ho fatto caso a quello che si diceva in estate anche se rispetto le opinioni calcistiche. Ho sempre pensato che fossero acquisti azzeccati e possono dare un apporto importante alla squadra.”
Giovedì i tifosi saranno ancora più importanti. “Non c’è dubbio, senza nulla togliere alla nostra tifoseria, credo che il tifo venga di conseguenza alla prestazione della squadra, vogliono tutti vedere la stessa cosa, che la squadra corra e lotti a testa alta dopo aver dato tutto. Fino ad ora ci sono stati solo segnali positivi, i tifosi possono darci una spinta in più come successo contro il Cesena. Ho sempre pensato che in ambienti di lavoro con un unico obiettivo ognuno deve fare la sua parte, tutti lo stiamo facendo compresi tifosi. Se siamo ancora uniti e contatti con il sostegno soprattutto nei momenti delicati, credo che la squadra possa prendersi molte soddisfazioni. La garanzia è il nostro lavoro, ho il piacere di lavorare con un gruppo disponibile e serio che mi mette sempre in grande difficoltà perché tutti meritano di giocare. La fiducia e l’ottimismo sono rivolti in queste direzioni anche perché benché abbiamo solo tre punti le prestazioni fanno capire che il potenziale c’è e questo permette ai risultati di arrivare il prima possibile.”
Ci saranno giorni di riposo? “No dobbiamo lavorare e questo vuol dire anche recuperare, quindi fino a lunedì non c’è pausa. Pensiamo a una partita per volta e la prossima è la più importante, quella che ci può far riprendere il cammino”.
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