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PIOLI: “Oggi vittoria di squadra ma non illudiamoci, stiamo coi piedi per terra. DJORDJEVIC gran lottatore e gran sinistro”
INTERVISTE POSTGARA – Il tecnico biancoceleste aggiunge: “Molto indicativa è stata l’intervista che ha fatto Miro Klose dopo l’Udinese, il lavoro c’è ma voi non lo vedete. La strada imboccata è quella giusta”…
INTERVISTE POSTGARA – Al termine della bella vittoria per 0-4 sul PALERMO, Stefano PIOLI si sofferma ai microfoni dei media per analizzare la prestazione della sua LAZIO:
PIOLI IN CONFERENZA STAMPA
Era pronto il cambio con Klose? Le fasce sono state decisive per il risultato finale?
Miro era pronto ad entrare ma poi abbiamo avuto dei problemi e ci ho rinunciato. Se fosse entrato Klose si sarebbe comunque fatto trovare pronto. Siamo stati bravi a sfruttare gli spazi che ci ha lasciato il Palermo, soprattutto nella ripresa.
Tornare a Palermo e vincere, cosa prova?
Non è la prima volta che torno a Palermo, adesso sono solo concentrato solo sulla Lazio.
Gara della Lazio opposta a quella di Genova?
Noi siamo stati molto concreti, abbiamo giocato con grande determinazione e abbiamo portato a casa i tre punti. Abbiamo messo sul campo una prestazione importante.
Il campionato della Lazio inizia oggi?
Si può dire che abbiamo avuto una prestazione tonica, siamo stati tosti. Questa è la base, dopo vengono fuori la tecnica e il talento. Continueremo per centrare l’Europa.
Gli episodi dubbi in area di rigore della Lazio come li valuta?
Il risultato è stato rotondo, non penso che gli episodi arbitrati possano aver pesato sul risultato finale. Anche se devo dire che non ho rivisto gli episodi.
PIOLI A LAZIO STYLE RADIO
Ora si deve voltare pagina.
“E’ stata una partita sofferta, difficile contro un avversario tosto e su un campo difficile dove hanno sofferto e soffriranno in tanti. Siamo stati squadra con attenzione, determinazione e voglia di vincere la partita. E’ stata una vittoria della squadra, ora a un passo alla volta dobbiamo sistemare la classifica ma ci sono ancora cosa da migliorare. E’ importante la voglia di lottare, di essere cattivi, determinati in ogni situazione”. aggiungiamo i valori tecnici possiamo fare bene.
Nella ripresa Lazio più sciolta, diversa.
“Ho invertito il vertice, oggi era alto invece di basso, andare in vantaggio costringe l’avversario a scoprirsi e ad attaccare. Abbiamo avuto più spazi nel secondo tempo, anche se abbiamo concesso qualcosa e dobbiamo migliorare. Vittoria di una squadra che ha voluto la vittoria e l’ha cercata, concreta e cinica”.
Quando ha capito di vincere la partita?
“Nei minuti di recupero sul 4-0. Ne ho viste tante, sul 3-0 era chiusa ma il Palermo era vivo, è rognoso, abbiamo mantenuto alta la concentrazione fino alla fine”.
Cavanda.
“E’ importante trovare concentrazione, ne è testimone Miro Klose che ha detto che stiamo lavorando bene, c’è voglia di crescere e di dimostrare di essere in grado di lottare per il nostro obiettivo. Ho scelte difficili ma anche facili, perchè i giocatori si fanno trovare pronti”.
Era la terza partita in 8 giorni.
“Il Palermo tra l’altro ha avuto anche un giorno in più di riposo. Deve essere uno stimolo per continuare così, quando pensiamo di aver dato tutto c’è sempre ancora qualcosa nel serbatoio, basta avere la cattiveria per tirarlo fuori.”
C’è giusto stimolo.
“Ho grandissima fiducia dei nostri giocatori, li apprezzo come uomini e giocatori. Loro rispondono con grande attenzione e positività, giovedì scorso non abbiamo espresso il 100% del potenziale, era importante fare una prestazione da squadra viva, vogliosa e determinata. Ora non illudiamoci, dobbiamo rimanere con i piedi per terra, dobbiamo migliorare tante cose. Le altre squadre sono forti come noi”.
Stasera tante note positive.
“Vincere 4-0 così vuole dire che le prestazioni dei singoli sono importanti e questo dà fiducia,ora pensiamo a recuperare energie fisiche e mentali perchè credetemi è stata una settimana complessa e oggi è stata grande vittoria. Con il Sassuolo, che è una squadra che ha dei valori, vogliamo fare la nostra partita e provare a vincere.”
PIOLI A SKY SPORT
Vittoria che sa di liberazione?
“E’ una partita particolare perché venivamo da due sconfitte e nell’ultima gara non eravamo riusciti ad esprimere il nostro potenziale. Ho visto i ragazzi che hanno espresso il loro potenziale: il campionato è fatto di momenti e momenti, questo era quello della concretezza”.
Cambio modulo?
“Devo dire onestamente che la squadra certi equilibri li ha sempre avuti. Anzi, paradossalmente oggi abbiamo concesso di più. Ho messo Mauri oggi perché è un elemento di spessore e pensavo che la squadra ne avesse bisogno. L’ho schierato nella sua posizione preferita, il trequartista, ed abbiamo preso alcuni accorgimenti”.
Djordjevic?
“Sicuramente è un centravanti che ci da tanta profondità, un lottatore ma che ha anche un gran sinistro. In passato era stato molto sfortunato, oggi la squadra è stata concreta e lui ha fatto quello che doveva fare”.
Nel primo tempo avete rischiato…
“Credo che Onazi possa ricoprire tutti i ruoli a metà campo: ha molta dinamicità che mi serviva oggi contro questo avversario che arrivava da due pareggi contro Inter e Napoli. E’ chiaro che siamo ancora alla ricerca di una quadratura, abbiamo cambiato tanto ma stiamo cercando di cambiare filosofia di gioco rispetto al passato. Possiamo ancora migliorare sulla compattezza e la distanza tra i reparti. Ci sono momenti in cui il risultato e la prestazione fatta di carattere ti premia. I giocatori non ho avuto neanche bisogno di motivarli: vedendo la classifica che non meritavamo, sono scesi in campo per cercare di vincere. Credo che siamo sulla buona strada”.
Mauri arretrato nel secondo tempo, perché?
“A cinque minuti dalla fine del primo tempo avevo capito che dovevamo farlo: in mezzo ci stavano prendendo troppo e volevo lasciare Onazi più abbassato vicino alla difesa che, in alcuni momenti, erano troppo larghi i due centrali. Queste sono cose su cui dobbiamo migliorare”.
Oggi Cavanda molto positivo…
“Il mio obiettivo è far sentire tutti quanti parte del gruppo. Con la rosa lunga non è facile, io li alleno tutti alle stesso modo ma poi il sabato devo fare delle scelte. Però quando entrano in campo e si danno da fare significa che la squadra c’è e che la strada è quella giusta. Molto indicativa è stata l’intervista che ha fatto Miro Klose dopo l’Udinese, il lavoro c’è ma voi non lo vedete. Il centrocampo? Quando giochiamo a tre preferisco sempre due che costruiscono e uno che si inserisce. Parolo oggi si è sacrificato, ma non ha perso nulla sotto il profilo offensivo visto che in area c’è sempre stato”.
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