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PIOLI: “Secondo posto? Non cambia nulla: dobbiamo pensare sempre partita dopo partita”
INTERVISTE POSTGARA – Il tecnico spiega: “Siamo soddisfatti della nostra classifica, ma il campionato non è finito e dobbiamo mantenere grande concentrazione”…
INTERVISTE POSTGARA – Al termine di Lazio-Empoli, mister Stefano Pioli esprime tutta la sua soddisfazione per la larga vittoria ottenuta:
PIOLI IN CONFERENZA STAMPA
Una Lazio perfetta in una giornata fondamentale: il sorpasso sulla Roma le sta facendo vivere una situazione speciale?
Questo era un passaggio importante per il nostro campionato, abbiamo vissuto una settimana particolare e scendere in campo con concentrazione è stato un segnale di grande maturità. Insieme ai nostri tifosi siamo più forti, sappiamo che quello di oggi è un risultato solo parziale, il campionato non è ancora finito.
C’è rammarico per i punti sprecati a inizio stagione?
Abbiamo fatto il percorso che dovevamo fare, siamo migliorati anche sulla scorta degli errori commessi. Questa settimana ci ha dato la finale di Coppa Italia, l’ottava vittoria consecutiva. Ma non ci dobbiamo dimenticare che la classifica è ancora corta e avremo tanti scontri diretti da affrontare.
Nessuno avrebbe pronosticato questo campionato a inizio stagione. Come vive tutto questo?
Con soddisfazione, ma anche con molto equilibrio. Da questa stagione dobbiamo portare a casa qualcosa, ancora non abbiamo raggiunto nulla. Meritiamo di tornare in Europa, un obiettivo che dobbiamo ancora ottenere. Abbiamo fatto tanto per arrivare fin qui, ora dobbiamo continuare così.
La sconfitta della Juve col Parma le suscita ottimismo o preoccupazione?
Mi preoccupa, squadre come la Juve sbagliano una partita ogni 2-3 anni. Troveremo una squadra determinata, che vorrà dimostrare tutto il suo valore. Rispetto all’andata noi siamo cresciuti, dobbiamo scendere in campo dando il massimo.
Questa è una Lazio composta non solo da grandi giocatori, ma anche da amici…
Ho 29 bravi giocatori, se siamo arrivati a questo punto è grazie al lavoro di tutto il gruppo. Il fatto che si trovino bene insieme, che rimangono il più possibile a Formello è un bel segnale. Si è creata una bella unione, una grande sintonia. Lavoriamo bene a Formello, ma ancora non abbiamo combinato nulla.
Miglior attacco del campionato, ma anche una difesa che non subisce…
Abbiamo giocatori di qualità, che possono risolvere la partita in qualsiasi momento. Ma se subiamo pochi gol, abbiamo ancora più possibilità di vincere. Siamo cresciuti sotto questo punto di vista.
La Lazio ha un serbatoio infinito di alternative…
Ho sempre sostenuto di avere un gruppo di spessore. Tutti i giocatori chiamati in causa si fanno trovare sempre pronti, tutti meriterebbero di scendere in campo. Fare scelte è difficile per me, ma è anche un bene. Questi atteggiamenti ci devono permettere di raggiungere i nostri obiettivi.
Il ritorno in Europa è ancora l’obiettivo minimo o adesso se la sente di alzare l’asticella?
Pensiamo a una partita alla volta, il nostro futuro dipende da noi. Abbiamo un bel vantaggio in classifica, ma ci sono ancora tanti scontri da affrontare.
PIOLI A SKY SPORT
“Le parole di Garcia? Ha ragione quando parla di classifica parziale. Dobbiamo essere soddisfatti, questa striscia positiva ha molto significato, ma dobbiamo guardare oltre. Se siamo arrivati a questo punto è perché abbiamo sempre ragionato così. Le somme si tireranno solo alla fine. Quella di oggi era la tappa più importante per noi. Abbiamo vinto la semifinale di Coppa Italia giocando contro un grande avversario e una squadra normale poteva peccare di superficialità. Questa vittoria ha un significato importante. Se le cose oggi vanno bene è perché tutte le componenti hanno dei meriti. È presto per gli entusiasmi, mancano ancora otto gare oltre alla finale di Coppa Italia. Dobbiamo portare a casa il massimo, ma il nostro massimo ancora non lo conosciamo. Adesso siamo soddisfatti della nostra classifica, ma il campionato non è finito e dobbiamo mantenere grande concentrazione. Klose? Tra me e lui c’è stima e rispetto reciproco. Così facendo le cose non possono che funzionare. Lui è un campione in tutto e per tutto, ha ancora tanto da dare. Ha sempre dato il 110%, questo è il suo segreto. Quando hai a che fare con giocatori intelligenti, il lavoro dell’allenatore è semplificato. Keita? Ho tanti attaccanti forti, oggi volevo far giocare anche lui, ma l’espulsione inspiegabile di Novaretti non mi ha permesso di effettuare i cambi che volevo. Infortunati? spettiamo le valutazioni mediche, De Vrij e Parolo sono giocatori per noi importanti”.
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