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PLATINI: “Il calcio deve unire e i serbi e gli albanesi della Lazio sono il miglior esempio”

Il presidente della Uefa aggiunge: “La moviola non serve. Per aiutare l’arbitro, ho aumentato il numero dei suoi assistenti“…

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NON SOLO LAZIO – Il numero uno della Uefa, Michel Platini, è tornato a parlare dei fatti di Belgrado, ma anche della sempre calda tematica della tecnologia nel calcio…

AGGIORNAMENTO ORE 19.45“Serbia e Albania non sono mai andate in guerra come l’Armenia e l’Azerbaijan. Per questa ragione i due Paesi non sono stati separati nel girone delle qualificazione agli Europei. secondo questa logica, noi avremmo dovuto dividere anche Grecia e Macedonia, che hanno dissidi a livello politico, noi non lo facciamo ed invece parliamo con i presidenti e i primi ministri responsabili per la sicurezza nazionale. Il calcio non dovrebbe separare le persone, dovrebbe unirle, e i giocatori serbi ed albanesi della Lazio rappresentano il miglior esempio. Queste le parole del numero uno della Uefa riportate da macedoniaonline.

AGGIORNAMENTO ORE 17.35 – In occasione della presentazione del suo libro “Parliamo di calcio”, Michel Platini, presidente della Uefa ha rilasciato alcune battute ai microfoni di Rai Sport: “Blatter? Gli voglio bene ma quattro anni fa ha chiesto il nostro sostegno dicendoci che sarebbe stata la sua ultima candidatura alla presidenza della Fifa. Ora viene a chiederci di nuovo di supportarlo, ma gli ho risposto che non lo faremo più, abbiamo bisogno di aria fresca. La moviola in campo? Non sarebbe di alcun aiuto perchè la tv non è la verità. Ostacolerebbe soltanto la fluidità del gioco. Per aiutare l’arbitro, ho aumentato il numero dei suoi assistenti“.

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