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PLATINI: “Lotito preferisce le porte chiuse o che vengano tolti punti alla squadra?”
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Lunga intervista del presidente della Uefa, Michel Platini…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Lunga intervista della Gazzetta dello Sport a Michel Platini, presidente della Uefa, tra fair play fnanziario, razzismo e risposte ai presidente Lotito e De Laurentiis.
[…]Invece il fair play importa ai tifosi. Il Psg annuncia un’improbabile sponsorizzazione retroattiva…
“Non so se il Psg sia un problema. Quel che conta è che il sistema c’è, le sanzioni anche, e non si guarda in faccia a nessuno. I club lo sanno e hanno detto “sì”. Noi avevamo un mandato morale. Quante volte devo ripetere che Moratti, Berlusconi e tanti altri mi pregavano di intervenire e ridurre “perché noi non possiamo farlo”?”.
[…]L’Unione Europea suggerisce una tassa sui trasferimenti di lusso.
“L’Ue sa che i problemi sono nati dopo Bosman: giusta la possibilità dei calciatori di liberarsi a fine contratto, sbagliata la libera circolazione che ha dato potere a pochi. Significa che dobbiamo fare qualcosa. Per aiutare i club, non ucciderli”.
L’ultima analisi finanziaria dice: i club sono più virtuosi.
“Sanno che c’è il baratro. Gli italiani sono molto virtuosi”.
[…] È accettabile che in alcune città ogni partita abbia un contorno di accoltellati?
“No, ma cosa c’entra col calcio? I mille stupidi che hanno fischiato Boateng mica erano lì per la partita? Potrei impedire alcune trasferte, per esempio. Ma posso controllare i turisti? E se si rivolgono ai bagarini? Mi spiace, preferisco accusare la sicurezza pubblica”.
Lotito si lamenta delle porte chiuse per la Lazio.
“C’è chi pensa di togliere punti. Cosa preferisce?”.
«Parlando di Boateng: ha fatto bene a lasciare?
“Benissimo. Però era un’amichevole. Fosse un torneo Uefa sarebbe giusto parlarne con l’arbitro e chiedere la sospensione. Loro hanno gli strumenti, devono usarli in casi così”.
Più facile contro gli scommettitori che contro i razzisti?
“Sì. Le scommesse sono un dramma, il calcio non è credibile, ma possiamo vincerle. Il razzismo è figlio anche della cultura del nazionalismo così forte in Europa”.
[…]Novità 5 arbitri: contento?
“Usi il superlativo. Sì. Degli arbitri, dell’esperimento, dello straordinario lavoro di Collina. Ho fiducia totale in lui”.
In Italia, però, sembra che spesso manchino di coraggio.
“Non è questione mia. Dopo cento anni, ho dato agli arbitri quattro occhi in più per vedere quello che non potevano”.
Ma non sensori o telecamere…
“Così poi le usiamo per fallo di mano, fuorigioco e ci fermiamo sempre. E poi è gravissimo che il Board abbia concesso la possibilità di usare la tecnologia in alcune partite di un torneo. Come se in Champions alcune avessero i 5 arbitri e altre no. Al Mondiale per club non è successo niente, vediamo in Confederations. Di solito c’è un caso ogni 40 anni”.
[…]De Laurentiis dice: la Champions potrebbe valere molto di più.
“Perché non viene a lavorare al marketing Uefa?”
[…].
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