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Pochi elementi per giudicare un non perfetto ORSATO: per lui sufficienza ‘politica’
TORINO-LAZIO, LA MOVIOLA – Una partita decisamente tranquilla per quello che fu l’arbitro del 26 maggio…
La MOVIOLA a cura di Lazionews.eu – Primi minuti di gioco che paiono di studio tra le due formazioni, di vere occasioni non ce ne sono. Orsato, dal canto suo, lascia giocare il più possibile, gli assistenti non sbagliano in alcune segnalazioni. La prima ammonizione del match c’è al 27′ ed è agli indirizzi di Maksimovic per alcuni contatti in area granata su un corner. Intorno alla mezz’ora Amauri si lamenta dell’ennesimo fallo di Mauricio, ma per ora il giallo per il brasiliano non arriva. Al 39′ seconda ammonizione per i granata, con il cartellino ‘conquistato’ da Amauri, che colpisce alla schiena Biglia. Poteva anche non starci. Rischia molto la sanzione anche Felipe Anderson, che prova a rubare palla a El Kaddouri, ma colpisce il giocatore in ritardo. Discorso simile con stessa ‘vittima’ pochi secondi dopo con il fallo di Cataldi che va in maniera poco ortodossa sull’ex Brescia, trova il pallone ma l’intervento poteva essere tranquillamente da giallo. La prima frazione di gara termina sullo 0-0 e senza recupero.
IL SECONDO TEMPO – Al minuto numero 4 arriva il primo giallo per la Lazio e a beccarselo è Radu per un fallo su Benassi. Al 6′ altra ammonizione, ancora per un granata, stavolta per El Kaddouri che tocca da dietro Felipe Anderson: decisione corretta. In questa ripresa, almeno in partenza, è il Toro a spingere e a cercare di trovare il punto del vantaggio, la Lazio sembra controllare. Timidissime proteste al 22′ da parte di Jansson per un contatto con Parolo in area laziale, ma non c’è assolutamente nulla. Partita totalmente bloccata e prova di grandi emozioni ma ad accenderla si pensa un’altra giocata sublime di Felipe Anderson che beffa due difensori con un tocco e poi buca Padelli con una stoccata da biliardo. Non è finita perchè dopo un paio di occasioni divorate da Keita, ancora Felipe Anderson chiude la pratica stavolta con un diagonale preciso da dentro l’area che non lascia scampo a Padelli, che può solo deviare. Al 41′ arriva anche il giallo (sacrosanto) agli indirizzi di Dusan Basta per un fallo nettamente in ritardo. Partita che non riserva patemi per Orsato: al termine dei tre minuti di recupero è 2-0 per la Lazio, che sale al terzo posto solitario a più tre sul Napoli e inanellando la quinta vittoria consecutiva arriva provvisoriamente a meno uno dalla Roma.
IL VOTO – Una partita decisamente tranquilla per Daniele Orsato, che fu l’arbitro del 26 maggio. Di episodi complicati non ce ne sono da giudicare, il fischietto di Schio non è perfetto ma di elementi ce ne sono pochi. Per lui il cosiddetto 6 ‘politico’.
F.I.
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