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POLI: “Il gol al Campobasso? Solo dopo anni ho capito che cosa avevo fatto. Oggi mi inchino di fronte all’affetto dei tifosi”

L’ex centrocampista biancoceleste dichiara: “Fu un’impresa da uomini veri. Ancora oggi la squadra dei meno 9 è tra le più amate della storia”…

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NOTIZIE LAZIO – Il suo è un gol che nessun laziale può dimenticare. Fabio POLI, uno degli eroi degli spareggi della Lazio dei meno 9 grazie al gol salvezza contro il Campobasso, è intervenuto ai microfoni di Elle Radio nel corso della trasmissione “I Laziali Sono Qua. Ecco le sue parole:

Fabio torniamo indietro nel tempo. 5 luglio 1987. Come hai vissuto gli attimi precedenti a quel Lazio-Campobasso?
“Eh, con apprensione. Purtroppo quell’anno iniziammo molto bene la stagione per poi trovarci con il fiato corto. Quando ci ritrovammo agli spareggi, sapevamo di essere più forti delle altre squadre, ma sai, quando sei in quelle situazioni è sempre dura. C’era una squadra da salvare e un patto da mantenere con mister Fascetti. Boito, l’attaccante del Campobasso, sbagliò un gol un attimo prima che io segnassi. Fu così, quasi per caso, che ebbi la fortuna di entrare nella storia della Lazio”.

Cosa hai provato dopo aver realizzato quel gol?
“Lì per lì esultai, ma fu dopo la partita e negli anni che capii realmente cosa avessi fatto. Fu un’impresa da uomini veri. Ancora oggi la squadra dei meno 9 è tra le più amate della storia”.

Alla fine della partita, mentre voi esultavate come pazzi, ci fu un momento in cui mister Fascetti si tolse gli occhiali e si pulì le lenti. Chi era e chi è per te Eugenio Fascetti?
“Un grande uomo innanzitutto. Anche se non lo faceva trasparire era molto teso prima della partita. Era davvero legatissimo alla Lazio e difendeva sempre la squadra dalle pressioni esterne. A volte con noi era un po’ burbero, ma faceva parte del suo carattere. Non posso che parlarne bene”.

Senti Fabio, ti piace la Lazio attuale?
“Direi che a parte questa sconfitta un po’ inattesa contro l’Empoli, sta facendo molto bene. Sta giocando un bel calcio e secondo me può centrare l’Europa. Sarebbe bello se riuscisse a fare un campionato all’altezza “dell’altra squadra romana”…”.

Che opinione hai di Stefano Pioli?
“E’ un allenatore molto preparato, anche se non ha mai avuto confronti con giocatori di un certo livello. Alla Lazio ha la possibilità di dimostrare tutto il suo valore”.

Fabio, per chiudere, c’è un aneddoto curioso che ti è capitato nel corso degli anni con qualche tifoso della Lazio?
“Mah, il primo che mi viene in mente è successo qualche settimana fa. Ero al casello di Casalecchio di Reno qui vicino Bologna a prendere degli amici e all’improvviso è arrivato da me un romano. Mi ha guardato e mi ha detto: “Ma tu sei Fabio Poli?” E io: “Sì perchè?”. Ti dico solo che ha bloccato mezzo casello autostradale, con le macchine che suonavano, per farsi una foto con me mostrando un tatuaggio con su scritto “Forever Lazio”. Dopo 27 anni. Non posso che inchinarmi di fronte all’affetto dei tifosi della Lazio”.

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