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POZZO: “Una prestazione insufficiente contro una Lazio non stratosferica”
INTERVISTE POSTGARA – Al termine del match contro la Lazio, il presidente dell’Udinese POZZO ha analizzato la prestazione dei suoi…
INTERVISTE POSTGARA – Al termine del match contro la Lazio, il presidente dell’Udinese POZZO ha analizzato la prestazione dei suoi.
POZZO A UDINESE CHANNEL
“Per me è una prestazione insufficiente. Non è quella squadra che vedo fuori casa, salvo contro il Napoli. Bisogna cambiare registro. Dobbiamo metterci in testa di raggiungere al più presto i 40 punti. Non ci sono più scuse di arbitri o altro. Oggi ho visto tanta confusione e non saprei dare per questo un giudizio preciso. Difficile dire cosa non vada in casa. Ci si comporta in base sempre all’avversario, ma io non ho visto una Lazio stratosferica. Quello che dico è che l’Udinese non ha avuto la giusta rabbia. Per quanto ho visto io, non è stata una partita all’altezza di quello che può fare l’Udinese. Passo indietro? Ripeto che le partite si fanno in base all’atteggiamento dell’avversario. Eravamo anche partiti bene, poi dal rigore contro in poi non abbiamo saputo sviluppare il gioco. Questa è una partita fine a se stessa; non ha riferimento con il recente passato (dalla Sampdoria in poi); oggi abbiamo avuto un modo di esprimersi non confacente all’Udinese. Aspettiamo le prossime partite per dare un voto. Diciamo che questa è stata una giornata nata male; non son capace di trovare la causa. Una squadra che va sotto dovrebbe avere una voglia di combattere grandissima. E se questa è mancata, ciò non rappresenta un alibi. Non voglio nemmeno che i miei pensino agli arbitri. Pensiamo a noi, lavoriamo e torniamo a fare prestazioni come abbiamo visto fino a poco tempo fa. Progettualità? Gli obiettivi sono ovviamente quelli di fare dei buoni risultati e di tornare nei piani alti. Se noi facciamo tutti questi passi è per avere una squadra più matura, più stabile e per avere delle future posizioni di classifica migliori. Vogliamo in futuro una squadra attrezzata per l’Europa. Ora però dobbiamo essere realisti; abbiamo cambiato tanto e il nostro obiettivo deve essere soltanto il raggiungimento dei 40 punti. Bisogna adattarsi alla nuova realtà e quindi pensiamo a fare questi punti. Dal prossimo anno penseremo alla programmazione più ambiziosa, anche considerando sempre che il calcio non è mai una scienza certa”.
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