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Parolo: “E’ mancata esperienza e mentalità, ma vogliamo riprovarci già l’anno prossimo” (VIDEO)

INTERVISTE POSTGARA – Il biancoceleste aggiunge: “In Europa bisogna sempre lottare, dobbiamo imparare dall’avversario”

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PUBBLICATO IL 26/8

INTERVISTE POSTGARA – Tutte le parole del biancoceleste Marco Parolo al termine di Bayer Leverkusen-Lazio, ritorno dei playoff Champions vinto 3-0 dai tedeschi, che conquistano così l’accesso ai gironi di Champions ai danni della Lazio.

PAROLO IN MIXED ZONE

Marco, delusione tanta…

“Da queste partite si esce in due modi: o si abbassa la testa e si continua a rimuginare oppure la si alza e capiamo cosa possiamo imparare. Ad esempio giocare a ritmi alti, pressare l’avversario e non mollare mai. E sfruttare occasioni in contropiede. Noi non siamo riusciti a giocare alla loro intensità e credo abbiano meritato di passare. E’ solo un anno che lavoriamo insieme, un anno dove siamo arrivati a un obiettivo che era centrare l’Europa. Abbiamo provato a fare quella più grande, ma dobbiamo alzare l’asticella per riprovarci già l’anno prossimo”

Loro stavano meglio a livello fisico?

“Anche all’andata loro pressavano molto e giocavano in verticale. Attaccano lo spazio e il gol a 3 minuti dal primo tempo gli ha dato ancora più coraggio, forse con lo 0-0 nella ripresa potevamo fargli male. In Europa devi essere atleticamente al 100%, la gamba bisogna sempre metterla e sempre lottare. L’anno scorso loro sono arrivati ad un passo dai quarti di Champions, complimenti a loro, sono una squadra forte. Dobbiamo arrivare anche noi a quella mentalità”

Cosa manca alla Lazio per diventare un top team?

“Penso che alla Lazio manchi esperienza e la mentalità per giocare a questo ritmo e questa mentalità. Dobbiamo trovarla in campionato e portarla in Europa, perché credo che questa squadra ce l’abbia nel Dna. E vogliamo ripresentarci l’anno prossimo per provarci ancora”

Ti aspetti un processo o un “grazie lo stesso”?

“Ognuno può dire la sua: quando vinci ti danno ragione, quando perdi hanno tutti ragione. Noi dobbiamo tapparci le orecchie, andare avanti, vedere tra di noi quali sono stati i nostri errori, concentrarci e ripartire. Questo perché dobbiamo prenderla come una esperienza, prendere le cose positive e capire i tuoi errori per migliorare. Se abbassi la testa rischi di fare una brutta fine, bisogna alzare la testa e andare avanti”

PAROLO A LAZIO STYLE RADIO 

“Sicuramente non era facile giocare con una squadra con questo livello atletico, noi non avevamo i ritmi loro e dobbiamo trarre insegnamenti per alzare il nostro livello, di giorno in giorno. di domenica in domenica. La squadra deve crescere, forse se chiudevamo il primo tempo sullo 0-0 poteva andare diversamente. Loro hanno meritato di passare il turno, dobbiamo prendere spunto da quelllo che ci è mancato e rialzare la testa per ripartire. Bisogna cercare di prendere le cose positive, soltanto cosi posiamo migliorare”.

Quanto hanno inciso le assenze dei giocatori più esperti?
“Le assenza hanno pesato, ma è capitato altre volte di giocare senza giocatori importanti e abbiamo sempre risposto bene. Oggi ci hanno insegnato che bisogna giocare su certi ritmi e non mollare mai. Dobbiamo ringraziare i nostri tifosi che sono venuti fin qua, non meritavano questo” .

L’ex Parma, infine, indica la strada da seguire. 
” E’ importante ripartire e mettere in campionato tanta intensità, solo cosi possiamo abituarci al calcio europeo. Più giochi partite ad alta intensità e più si migliora. Domenica dobbiamo andare a Chievo per portare via i tre punti.”

MEDIASET

Cosa è mancato?

“Aver preso gol a fine primo tempo ha dato fiducia a loro. Abbiamo cercato di tenere, hanno avuto un ritmo alto. Nel secondo tempo ci hanno punito subito. Da queste partite si esce in due modi: a testa bassa o cercando di analizzare gli errori a testa alta e cercando di migliorare. Dobbiamo prendere spunto dal loro calcio. Sono una squadra forte, l’anno scorso hanno sfiorato i quarti di finale di Champions”.

Le assenze?

“Sono giocatori importanti, ma altre volte siamo riusciti a uscirne nel migliore dei modi. Dovevamo gestire di più e creare qualche occasione essendo più incisivi. Loro hanno meritato la qualificazione: dobbiamo prendere spunto da loro e affrontare l’Europa League nel migliore dei modi”.

Non avete costruito azioni corali…

“Loro ti costringono a giocare di prima e si possono commettere errori. Dovevamo sfruttare le occasioni in cui avevamo campo. Loro giocano in modo diretto sulla punta ci mettevano spesso in difficoltà. Non siamo stati cattivi al punto giusto nelle poche occasioni che abbiamo avuto”.

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