LAZIO PRIMAVERA
Primavera. Roma-Lazio dalla A alla…Z
DALLA A ALLA…Z – Torna la rubrica che racconta la partita con tutte le lettere dell’alfabeto…
LA PARTITA DALLA A ALLA… Z – Un’appuntamento a cui non si può mancare: sabato, ore 13, al centro sportivo Fulvio Bernardini è attesa la stracittadina del campionato di Primavera Roma-Lazio. I ragazzi di Inzaghi si preparano ad una partita complicata, anche se le statistiche che sorridono e sono dalla loro parte: la squadra di De Rossi senior fra l’altro arriva da due sconfitte consecutive, mentre il campionato dei biancocelesti continua ad essere “ballerino”. Nessun pronostico, non per una partita così: Mattia contro Vasco, Palombi contro Sadiq, due fedi, un unico credo: VINCERE. Lazionews.eu vi racconta il match con tutte le lettere dell’alfabeto, nella rubrica “La partita dalla A alla…Z”. Buona lettura.
A di Aimone, l’ex. Non se lo sarebbe potuto neppure immaginare, ed invece l’ex giallorosso Aimone Calì sabato sarà in campo dal primo minuto. Complice l’assenza di Alessandro Rossi: la punta centrale, che è arrivata alla Lazio 22 luglio 2015 a titolo gratuito proprio dalle giovanili di Trigoria, sostituirà l’amuleto delle Final Eight e proverà a colpire proprio i suoi ex compagni. Un gol, magari proprio su quel campo: una doppia rivalsa per i tifosi laziali, un gol che varrebbe doppio per il classe ’97.
B di Bestia nera. Attenta Roma, arriva il tuo incubo. Negli ultimi dieci incontri i risultati sono stati impietosi per i giallorossi: il 12 giugno 2015 finì 1-0 per la Lazio, un mese prima, il 01 maggio 2015 invece 2-0. In Coppa Italia Primavera di venerdì 24 aprile 2015 la Roma prevalse per 1-0, ma in campionato il 28 febbraio 2015 finì 3-0 a favore dei biancocelesti. Un pareggio il 29 ottobre 2014 per 2-2 (che non si vedeva dal 2012) che potrebbe essere un buon risultato questa volta per la compagine di Inzaghi. In casa della Roma su 5 partite 3 dicono Lazio, 1 Roma ed un pareggio. 9 le reti a 8 per i giallorossi.
C di Capolista non sei più. E le riserve della Roma, con la maglia del Frosinone, compiono l’impresa: il secondo posto nel girone C del campionato Primavera. Dopo la Roma, ovviamente. Il Frosinone ha fatto una squadra proprio sui ragazzi lasciati liberi dai giallorossi: sabato, nella gara col Crotone che ha segnato il sorpasso all’Empoli e il secondo posto, 9 titolari su 11 avevano un passato a Trigoria (e uno solo è in prestito: gli altri 8 a titolo definitivo).
D di Digrignare i denti. Un campo di battaglia, alle ore 13: dopo la prima squadra e, la scorsa settimana, l’Under 15, anche la Primavera affronta il match più sentito. Un grande protagonista, Simone Palombi, ha parlato della sfida di sabato subito dopo la vittoria contro la Ternana:” I giallorossi sono un’ottima squadra quindi dovremo fare una grande prestazione. La stracittadina la vivo in maniera serena: arriveremo tranquilli, lavorando come sempre con la voglia di fare risultato. Messaggi ai tifosi? Che venissero in tanti, noi metteremo tutto in campo. Loro sono il motore di questa squadra”. Cardoselli, un altro elemento che sta facendo molto bene quest’anno ha evidenziato l’importanza di arrivare pronti alla partita e ha ricordato l’emozione di Torino: “Dovremo prepararci al massimo per il derby. Il mister ci aveva detto che era un trittico importante: oggi, il derby e Napoli. Vogliamo prepararci al massimo per la stracittadina. Il gol col Torino è stata una emozione fortissima. Il derby è una partita a sé ed invito tutti i tifosi a venire a Trigoria sabato alle 13!”.
E di Europa. Qualche giorno fa, al Mini Estadi, la Roma ha pareggiato per 3-3 con il Barcellona, nella quinta giornata del girone E della Youth League. Gli uomini di Alberto De Rossi cominciano male l’incontro e dopo 40′ minuti sono sotto di tre gol, ma con una reazione d’orgoglio e qualità riescono a pareggiare grazie alle due reti di Ponce e al rigore realizzato da Marchizza, che per giunta lascia in 10 i catalani per l’espulsione di Garcia, autore del fallo.
F di Fiducia. Un gruppo nuovo, tanti elementi che iniziano da quest’anno l’avventura in Primavera da protagonisti: la squadra, si sa, per essere davvero squadra ha bisogno di un rodaggio. Potrebbe volerci davvero poco, potrebbe, per esempio, bastare una sola partita. Una vittoria che motivi tutti, ma proprio tutti, che li unisca più di quanto non immaginano, che li renda ancora più fieri della maglia che indossano. Molti di loro sono laziali da sempre, altri no. Altri nella Lazio ci sono finiti con la mano del destino beffardo. Della Lazio però ci si innamora. Che questa sia la partita della scintilla, per tutti, nessuno escluso.
G di Gioventù e coraggio. Una media di 18 anni per i giallorossi, 3 mesi di più per la sponda biancoceleste: due squadre giovani, composte dai 6 stranieri della Lazio contro i 9 della Roma e qualche campioncino annunciato. Le due compagini per anni si sono alternate tra scudetti, coppa italia e supercoppa: nel palmares della Roma ci sono 7 campionati Primavera ed una Supercoppa, in quello della Lazio 5 campionati ed una Supercoppa. L’ultimo scudetto dei giallorossi risale alla stagione 2010/2011, mentre quello dei biancocelesti al 2012/2013.
I di Inzaghi vs De Rossi. I 58 anni del giallorosso contro i 39 del biancoceleste e un bilancio che sorride alla gioventù: contro Simone Inzaghi ne ha vinta solo una, perdendone 5 e pareggiandone una, mentre in generale, nella sua carriera da allenatore della Roma contro la Lazio ne ha vinte 2 perdendone 9 e pareggiandone 4. Il piacentino ha le statistiche dalla sua parte e sul derby prossimo ha detto:“Quest’anno sapevamo che c’era da soffrire, quindi sappiamo che dobbiamo cercare di lavorare e far crescere questi ragazzi. Sabato sarà una partita a sé. La Roma ha grandissimi giocatori, alcuni fuori categoria coma Ponce e i due nigeriani. Se sono preoccupato? Io guardo solo i miei giocatori”. Alberto De Rossi invece dopo la prestazione poco felice dei suoi contro il Crotone, ha dichiarato: “La classifica in questo momento non ci sorride, ora siamo secondi ma io dico che forse ci farà bene. Non dimentichiamo che al di là alla classifica per noi c’è anche l’obiettivo di mandare giocatori in prima squadra e oggi ce ne sono due. A prescindere dagli stimoli che derivano dal Derby, dovremo riprendere la nostra strada che è quella di giocare da protagonisti, tenere la palla e aggredire gli avversari a tutto campo”.
L di La classifica potrebbe migliorare. Per ora la Lazio resta ferma a metà classifica: 14 punti contro i 20 della Roma e i 22 della capolista che attualmente è il Frosinone. Vincere significherebbe bloccare gli avversari diretti a questa corsa alla fase finale per lo scudetto e ritrovarsi lì, nella parte interessante della classifica. Recuperare posizioni è lo stimolo giusto per crescere e migliorarsi soprattutto dal punto di vista della concentrazione che troppe volte è mancata ai capitolini, sponda biancoceleste.
M di Mattia, c’è solo un capitano! “Aspettiamo il derby e vogliamo prepararlo con cattiveria. Messaggio ai tifosi? Come ogni anno ci contiamo che vengano a sostenerci: loro possono farci fare quel salto in più”. Le parole del capitano riecheggiano dopo l’ultima di campionato. Simone sa come si vince contro la Roma, in carriera con i biancocelesti ci è riuscito più volte: sarà lui a dover prendere in mano le redini della gara, trascinare i compagni verso l’impresa e condurli alla vittoria. Ne sarà all’altezza?.
N di Non c’è due senza tre. Dopo la bella rimonta da 0-3 a 3-3 contro il Barcellona in Youth League, la Roma Primavera di Alberto De Rossi torna con la testa al campionato ma arriva la seconda sconfitta consecutiva nel torneo contro il Crotone di Parisi. La settimana precedente aveva perso in casa con i delfini del Pescara, ed ora la Lazio. Che sia proprio questo il caso di dire: “Non c’è due senza tre?”.
O di Ora la Roma, e poi il Napoli. Due settimane impegnative: dopo la partita di Trigoria, a Formello arriva il Napoli di Saurini: gli azzurri, fermi a 11 punti incontreranno prima i delfini del Pescara per poi arrivare battaglieri più che mai al Fersini. Inzaghi non se ne preoccupa. almeno per ora: uno scoglio alla volta, per arrivare lontano.
P di Ponce, la stellina dell’Albiceleste e l’infortunio al crociato. Dopo gli applausi per la doppietta in Youth League che tiene ancora aperte le speranze di qualificazione della squadra di De Rossi Ezequiel Ponce si ferma. È stato il suo ultimo regalo alla Primavera della Roma, almeno per i prossimi sei mesi: l’attaccante argentino verrà infatti operato la prossima settimana per la lesione del legamento crociato del ginocchio destro. La Roma già dovrà fare a meno per un po’ del terzino Nura e adesso dovrà rinunciare anche all’argentino che, pur non avendo ancora esordito, faceva parte a tutti gli effetti anche della rosa della prima squadra.
Q di Quattro quattro due. Nella precedente gara, vinta ampiamente contro la Ternana (3-0), mister Inzaghi ha optato per una difesa a quattro con i soliti Dovidio, Germoni, Quaglia e Mattia, a centrocampo Cardoselli, Folorunsho, Manoni e Murgia e le due punte Rossi e Palombi. Qualcosa cambierà, anche a causa dell’assenza del numero 9 della Lazio, ma si potrebbe supporre che il modulo venga mantenuto anche per la sfida contro De Rossi senior.
R di Rosso di sera… Che sciocchezza, Alessandro. Un’incontenibile amarezza lo ha pervaso subito dopo l’ingenuo rosso che gli è valso il derby. Il numero 9 mancherà l’appuntamento galante a Trigoria e, resosi conto di quanto accaduto, negli spogliatoi, subito dopo essere rientrato, sfoga la sua rabbia: un ragazzo mai sopra le righe, in una partita dominata. A cosa è servito? A niente. Qualcuno potrebbe pensare: “L’ha fatto apposta, per non giocare contro quelli che sono tanto più pronti a vincere”, se non fosse che proprio la Roma è una delle sue prede preferite. Beata gioventù si, ma per inesperienza si pagano anche con questi errori.
S di Sadiq, il pericolo arriva dalla Nigeria. 900 mila euro, questo il suo valore di mercato: il classe ’97 che ha stregato la Roma arriva dall’Africa. Sadiq Umar, la punta centrale dello Spezia Primavera, a Trigoria fa faville: 809′ di gioco di cui, udite udite, una mezz’ora anche in Serie A. 13 gol solo da inizio Campionato: è lui la vera sfida della retroguardia biancoceleste. Il giovanissimo Sadiq per potrebbe non essere a disposizione di De Rossi, e la Lazio, sotto sotto, un po’ ci spera.
T di Trigoria, un po’ di storia. L’origine del nome Trigoria si farebbe derivare dal latino “tres gores” (tre fiumi) o forse, da un antico luogo sacro della zona dal nome greco “tricore” (edifici a tre corpi), oppure dal greco Τρι-οδια (Trivium). Il centro sportivo Fulvio Bernardini è il centro sportivo e sociale dell’Associazione Sportiva Roma: venne acquistato il 22 luglio 1977 dall’allora presidente Gaetano Anzalone e inaugurato il 23 luglio 1979. Il complesso ebbe un primo ampliamento nel 1984 quando il club era presieduto da Dino Viola e un altro nel 1998 sotto la presidenza di Franco Sensi. È nota per ospitare il luogo di allenamento e di partite della Primavera della squadra di calcio dell’AS Roma.
U di Ultimo incontro. Quel gol di Rossi contro la Roma i supplementari valse la finale. Per la Roma continua la maledizione Lazio: vinse 7-1 un derby con in campo Florenzi, Caprari, Viviani e Antei, da allora l’unica vittoria è quella nella finale di Coppa Italia. Sempre che si possa considerare vittoria una gara di andata vinta 1-0 prima di perdere 2-0 il ritorno: in questi casi, al termine delle prima partita, gli allenatori, a prescindere dal risultato, ripetono “che questo è solo il primo tempo”. Ai supplementari, l’ultimo incontro tra Roma e Lazio si sblocca: rinvio corto di Marchegiani, un rimpallo sulla sua trequarti devia la palla verso la porta, Rossi scatta e la piazza con un preciso rasoterra. Non è più la stessa squadra di quella semifinale al cardiopalma, ma le motivazioni non sono cambiate: Mattia e compagni vogliono riconfermarsi, anche quest’anno.
V di Vasco. Una stracittadina che vedrà nuovamente una davanti all’altra le due compagini romane allenate da Inzaghi e De Rossi. A presentare la sfida in casa Roma è stato il capitano, Lorenzo Vasco: “Contro il Crotone non è stato giusto l’approccio alla gara, abbiamo parlato tanto delle cose che non sono andate. Ora non dobbiamo mollare e stare uniti. Il derby? È molto importante, il derby è il derby, si gioca solo per vincere. Qualunque altra partita sarebbe stata da vincere dopo due sconfitte”.
Z di Zona calda. Ci si è un po’ allontanati dalla parte alta della classifica. Complici gli infortuni, gli errori ingenui e i tanti punti persi per la via. Vincere il derby ha un sapore diverso, ma vincerlo sapendo di finire alle calcagna dei propri diretti competitors darebbe ancora più gusto. Da un’insuperabile Roma, a pochi punti lì sotto che, a inizio campionato, sono davvero nulla. E allora arrivare a Trigoria con lo spirito di chi non vuole tornare a casa con le ossa rotte potrebbe far volare finalmente in alto questi ragazzi partiti dal nulla. I Granata hanno dato una grande lezione ai ragazzi di Inzaghi: se non chiudi una partita alla fine la perdi. Torino docet: che l’insegnamento, sabato, porti i suoi frutti.
Michela Santoboni
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