Il primo mister: “Crecco? Una spanna sopra gli altri, ma quando perdeva…”

CRECCO ALLENATORE INTERVISTA – Ha sorpreso tutti. Tornato a Roma dopo l’esperienza all’Avellino, Luca Crecco si è impegnato per ritagliarsi uno spazio all’interno del gruppo di Inzaghi. Il primo gol in A contro il Palermo è il coronamento del suo sogno. Claudio Cosmi, primo allenatore del centrocampista classe ’95, ha raccontato le prime esperienze vissute sul manto erboso dell’Ottavia ai microfoni di gianlucadimarzio.com:

INIZI – “Era una spanna sopra gli altri. Semplicemente una forza della natura, uno così non l’ho più visto. L’ho allenato dai 5 ai 12 anni, ha sempre avuto qualità non comuni. Non solo tecniche, ma anche fisiche. O tattiche. In campo era intelligente, all’inizio giocava da attaccante e segnava 30 gol all’anno. Una cosa incredibile. Quando giocavamo contro squadre più deboli dovevo toglierlo dal campo, altrimenti segnava troppo. Sia a 5 che a 7, all’Ottavia. Partiva dalla difesa e dribblava tutti”.

PRIMO GOL – “Sono contento per lui, si è fatto trovare pronto dopo aver giocato poco. Umiltà e serietà. L’ho visto crescere. Merito del suo carattere d’oro. E’ il classico bravo ragazzo. Gli auguro tutto il bene del mondo”.

DIFETTI –  “Era molto agonista, quando perdeva rosicava da morire. Oppure si metteva a piangere. Era un suo limite, poi intorno ai 7-8 anni iniziava anche a rispondere. Io arbitravo al contrario, lo facevo apposta. E lui esplodeva, rosicava, così lo cacciavo via. Negli anni gli è servito, anche se una volta feci un arbitraggio scandaloso, lui mi mandò a quel paese e non lo convocai per la partita successiva. Ci rimase male, ma da quella volta si calmò e iniziò a capire…”.

PROVINO CON LA LAZIO – ““Un giorno capimmo che era giunto il momento di fargli fare il salto di qualità, all’Ottavia era sprecato. Lo accompagnai io, insieme a me c’era anche Sandro Sensoli, ex ds dell’Ottavia. Non andò benissimo eh, ma venne preso coi Giovanissimi Coppa Lazio”.