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Primo quarto della ripresa: croce e delizia di questa LAZIO
NUMERI E CURIOSITA’. Il momento in cui si rientra in campo per la seconda frazione di gioco è un’incognita per PETKOVIC…
NUMERI E CURIOSITA’ – Duplice fischio dell’arbitro e squadre che si dirigono negli spogliatoi. Tra il primo e il secondo tempo, il tecnico ha disposizione quindici minuti di intervallo durante i quali ha il compito di spronare la propria squadra: se si vince di non subire cali di concentrazione, se di pareggia di spingere fino al gol, se si perde di rientrare in campo con un altro spirito e cercare di rimettere il match sui giusti binari. Un quarto d’ora che può fare tutta la differenza del mondo e che alcune volte può far scattare la giusta molla nei giocatori per fargli compiere anche imprese impossibili. Nella LAZIO questo lasso di tempo, nel quale si cerca di caricare la squadra per farla tornare sul rettangolo di gioco con una cattiveria rinnovata, rappresenta un’autentica incognita. A testimoniarlo sono i numeri: il primo quarto d’ora della ripresa rappresenta lo “spicchio” di gara dove sono stati realizzati e subiti la maggior parte di gol: cinque, sia in entrata che in uscita.
LA SVOLTA NELLA RIPRESA UNA SOLA VOLTA – Fin qui la LAZIO ha messo a segno 5 gol tra il 46esimo e il 60esimo minuto. La prima volta è stata nella trasferta di Reggio Emilia, quando un micidiale uno-due firmato DIAS–CANDREVA aveva fatto credere che i tre punti contro il SASSUOLO erano ormai acquisiti, salvo poi dilapidare il doppio vantaggio con un inspiegabile crollo fisico e mentale. Si passa poi al gol di PEREA, che aveva regalato il momentaneo 1-1 nella sconfitta contro l’ATALANTA. Si chiude con la vittoria sul CAGLIARI: come contro i neroverdi anche qui gli uomini di PETKOVIC hanno messo a segno un letale uno-due con KLOSE (primo e unico gol finora messo a segno da un subentrato) e CANDREVA, ma a differenza del match in Emilia non si è smesso di giocare, ma anzi si è andati vicini al terzo gol in più occasioni.
GOL SUBITO=REAZIONE VARIABILE – Stesso score per quanto riguarda le reti subite tra il 46esimo e il 60esimo minuto. Sotto questo profilo la reazione ad un gol subito è stata quasi sempre negativa, l’unica eccezione è rappresentata dal pari contro il MILAN arrivato dopo il gol di KAKA al minuto 54. In tutte le altre occasioni la LAZIO si è disunita: a partire dal gol di MURIEL nella prima giornata di campionato contro l’UDINESE che per poco non vanificava il doppio vantaggio iniziale, per passare poi alle reti di VUCINIC, con la quale ha cancellato ogni speranza di rimonta contro la JUVENTUS, e SCHELOTTO, che ha dato il là alla rimonta del SASSUOLO. Chiude l’elenco il gol di KUCKA, giunto al 60° dell’ultima sfida col GENOA, che ha letteralmente tagliato le gambe ai biancocelesti, padroni del campo fin lì, anche se troppo sterili sotto porta.
PRIMO TEMPO OK, RIPRESA DA INCUBO – I numeri sono lo specchio della realtà: questa LAZIO parte bene, nei primi 45 minuti raramente subisce gol e sovente riesce a segnare; nella ripresa invece accusa un evidente calo. Non è un caso se nel primo tempo sono stati messi a segno più del 50% delle reti (8 su 15 totali), mentre nei restanti quarantacinque minuti MARCHETTI ha subito la stragrande maggioranza dei gol (11 su 15 totali). Ovviamente ogni partita fa storia a sé, ma il dato resta: la LAZIO di PETKOVIC affoga nel secondo tempo, che siano causa fisiche, mentali o di entrambi i fattori. Dopo la partita di domenica scatterà la terza sosta del campionato con il tecnico che avrà a disposizione due settimane di lavoro: un periodo sufficiente per far tornare a girare le gambe ed infondere nei suoi ragazzi quella sicurezza e quella tranquillità che pretende da tempo.
Daniele Gargiulo
GOL FATTI
SASSUOLO-LAZIO 2-2, Dias (51′) e Candreva (54′)
ATALANTA-LAZIO 1-2, Perea (53′)
LAZIO-CAGLIARI 2-0, Klose (52′) e Candreva (55′)
GOL SUBITI
LAZIO-UDINESE 2-1, Muriel (60′)
JUVENTUS-LAZIO 4-1, Vucinic (49′)
SASSUOLO-LAZIO 2-2, Schelotto (56′)
MILAN-LAZIO 1-1, Kaka (54′)
LAZIO-GENOA 0-2, Kukca (60′)
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