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Pulici: “Immobile è super, Luis Alberto incanta. Ma bisogna stare coi piedi a terra”
PULICI LAZIO SERIE A – Inutile girarci troppo attorno, il clima di esaltazione in casa Lazio è evidente. Ma lo stop col Napoli, al netto degli infortuni…
PULICI LAZIO SERIE A – Inutile girarci troppo attorno, il clima di esaltazione in casa Lazio è evidente. Ma lo stop col Napoli, al netto degli infortuni, e la prossima trasferta di Torino con la Juventus, impongono all’ex portiere biancoceleste Felice Pulici di predicare calma, come confidato ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, trovando però anche tempo e modo di soffermarsi sull’esplosione di alcuni singoli.
SERVE CALMA – “La Lazio sta facendo bene ma bisogna restare con i piedi per terra. Presto per passare all’esaltazione. Non facciamo paragoni con le passate ‘seconde stagioni’. Abbiamo giocato poche partite. Essere prudenti è anche essere concentrati. Non parlo dei giocatori solamente, ma anche dei tifosi. Per me, oggi, è forse esagerato, dire che la Lazio può giocarsi i primi 4 posti, visto che i primi due sembrano di proprietà. L’obiettivo però deve essere quello, arrivare al borsone coi tanti dindini della Champions”.
STRAKOSHA – “Sta migliorando notevolmente. Lui lo conosco, sta facendo bene. Deve imparare ancora di più alcuni comportamenti nella porta. Con tutto il rispetto di Grigioni che è il principale protagonista della sua ascesa. Giocando troverà i dovuti modi di ritrovare la posizione”.
IMMOBILE e LUIS ALBERTO – “Ciro è un idolo assoluto e se lo merita. Sta tornando quello che avevamo conosciuto, migliorato sicuramente. Luis Alberto, invece, è un bel mistero. Un giocatore che avevi in casa e che non ti eri accorto che era così forte. Evidentemente mancando fiducia e continuità stava scomparendo. Contro il Sassuolo mi ha incantato. Non ha rispettato lo schema trovando un gol pazzesco, facendo passare il pallone sul più basso. La sua caratteristica, oltre la tecnica, è l’intelligenza”.
NANI e ANDERSON – “Nani ha un curriculum straordinario, per Felipe spero in un ritorno ai livelli di prima, perché per me resta migliore di Neymar. Oltre a essere rapido e svelto, ha sempre avuto la capacità di mandare in porta i propri compagni. Il suo ultimo passaggio ce l’hanno in pochi”.
Giordano Grassi
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