RASSEGNA STAMPA. È una Lazio da record

IL CORRIERE DELLO SPORT. (A. Barillà) Dopo 2 mesi e mezzo la Lazio rivince in trasferta. Ora è secondo posto. Ma alle spalle di una Juvetus che va come un treno, ecco apparire un’altra squadra che viaggia a ritmi altissimi. La Lazio corre e fissa il record di punti nel girone d’andata con riferimento ai campionati a venti squadre. E se dovesse battere il Cagliari dopo la sosta, eguaglierebbe il primato della squadra di Eriksson, quella dello scudetto 1999-2000. Decisivo Hernanes, che permette a una Lazio cinica e meno bella del solito di portare a casa la vittoria. Petkovic ridisegna il 4-1-4-1 classico e tiene nel cassetto la sua difesa a 3. In difesa, accanto al recuperato Biava, c’è Dias preferito a Ciani; a centrocampo Lulic sostituisce Candreva, squalificato, con Mauri dirottato a destra. Delio Rossi segue il 4-3-1-2 di Ferrara con Munari al posto di Maresca, Obiang che s’accentra in mediana e Poli che avanza sulle tracce di Ledesma. La Samp parte bene ma è piena solo di sano furore agonistico e di energia perché Marchetti deve compiere solo una parata su Ederson. Ma la Sampdoria sfuma presto perché la Lazio riassetta equilibri e posizioni e, seppur non brillante, però è solidissima. Lulic spinge con costrutto, Mauri svaria, Hernanes e Gonzalez prendono il pallino del gioco. La Lazio, che ha maggiore qualità e più malizia, riesce comunque a indirizzarla a suo favore: Klose lancia, Lulic sgroppa sulla fascia e Hernanes scaraventa in rete l’assist del compagno. La Sampdoria non reagisce, si annovera sui taccuini solo una debole incornata di Gastaldello. Con l’ingresso di Pozzi la Samp pare ridestarsi un po’ ma sono solo piccoli ardori in un match congeltao dalla Lazio. Ma negli ultimi 15-20 minuti Petkovic serra le cinghie della squadra con i suo cambi ed è Konko ad avere una palla buona per chiudere il match, ma il suo destro è rimpallato dalla difesa doriana. Poi niente più. E la Lazio è seconda.