RASSEGNA STAMPA. Lazio 2012 da vertice

(Getty Images)

IL TEMPO (L.S.) L’edizione odierna de “Il Tempo” compone la pagella di fine anno della Lazio che tiene conto dell’anno solare 2012.

Allenatori 6.5: Reja per colpa degli infortuni di Lulic e Klose non riuscì a centrare il traguardo Champions. A maggio la delusione era tanta e l’arrivo di Petkovic aveva fatto storcere il naso. Il tecnico di Sarajevo ha sorpreso tutti e dopo un precampionato disastroso ha partorito il 4-1-4-1 dove poter sfruttare l’organizzazione difensiva di Reja ma presentare comunque una squadra più d’attacco.

Società 7: Due modi possibili di leggere il lavoro del duo Lotito-Tare. Da 9 considerando risultati e disponibilità economiche, da 5 se si considera il mercato estivo fallimentare e quell’esagerato attendismo che è costato il flop Honda nella sessione di gennaio. La verità sta nel mezzo con un bel 7 in pagella perché la sensazione positiva resta. Investimenti oculati e mirati per costruire una squadra che da tre anni è tra l’elite del calcio italiano. Tra le mosse migliori della società da sottolineare la pace con i tifosi della curva Nord, oltre alle iniziative tipo abbonamenti «cuccioloni» per i bambini oppure il «terzo tempo» per riavvicinare la gente allo stadio. E poi la radio ufficiale e soprattutto Lazio Style Channel a confermare una crescita anche nella comunicazione. Fermo il progetto stadio, c’è la sensazione diffusa che manchi pochissimo per fare il salto di qualità definitivo: tocca a Lotito.

Squadra 7: Un seconda parte di 2012 da 8.5 non può cancellare il finale del passato campionato quando la Lazio è stata beffata in volata dall’Udinese. Ecco le cifre: partite 39, punti 65 con 20 vittorie, 5 pareggi e 14 ko. Gol segnati 57, quelli incassati 52. Cannonieri Klose con 14 reti, seguono Hernanes con 12, Mauri e Candreva 6 a testa. Ci sono stati alti (dopo 14 anni di vincere il derby in trasferta, di rifilare tre gol a Napoli e Inter in lotta per un posto nell’Europa) e bassi ( sconfitta dal Palermo (1-5), la debacle di Novara, il ko di Udine). La nuova stagione ha regalato tanti acuti e solo un black out, a Catania (0-4), però tante vittorie e anche bel gioco mostrato in molte gare. Il derby, le due milanesi ko all’Olimpico e il cammino sicuro in Europa League: la Lazio c’è.

Marchetti: il migliore, 8. Grande portiere al servizio di una delle migliori difese italiane. La sua continuità di rendimento è inversamente proporzionale all’attenzione di Prandelli: più cresce di rendimento, meno torna in Nazionale. Record e punti pensanti portati alla causa.

Zarate: il peggiore, 4. La primavera scorsa la bocciatura di Ranieri e Stramaccioni. Ci si aspettava una rinascita con Petkovic e invece è solo comparsate senza lasciare traccia. Il proposito di andare a scadenza nel 2014 è una scelta lecita ma incomprensibile.