RASSEGNA STAMPA. Marchetti: Vittoria importante

CORRIERE DELLO SPORT – Non si può non essere soddisfatti di questa vittoria sofferta contro il Cagliari. E Marchetti conferma: «Si è vero, non abbiamo fatto un primo tempo come al nostro solito, non eravamo poi così brillanti. Questa è la prima partita dopo la sosta natalizia, i carichi di lavoro si sono sentiti. Non siamo stati così brillanti, sapevamo di non essere noi di sempre, ma dopo essere andati sotto ci siamo ripresi e abbiamo vinto una partita importante. La classifica? No, non la guardo, penso solo a giocare». Protagonisti di ieri sera i due portieri: Marchetti per il paratone su Nainggolan («soprattutto sul tiro di Nainggolan, ho cercato di chiudergli lo specchio e grazie a Dias mi ha salvato la porta. Comunque mi piace fare questo tipo di parare. Il Cagliari? Ho dimenticato il passato, stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così, tutti stiamo remando dalla stessa parte. La Nazionale resta un obiettivo») Agazzi per quel rigore che l’estremo difensore biancoceleste analizza così: «Quando purtroppo il portiere esce basta un attimo per farti perdere il tempo e sbagliare, o andare in errore. Quando capitò a me lo scorso anno non me lo fischiarono, meno male. La dinamica è simile a quanto accadde, anche se non in modo netto come è stata questa volta. Però il regolamento parla chiaro, se s’interrompe l’azione dell’attaccante è rigore, da lì all’espulsione secondo me è esagerato. Perché voglio ricordare che la nostra intenzionalità di portieri è andare sulla palla». Su di giri, come al solito, Lotito che ha parlato di tutto: «Lamparad? A noi vengono attribuiti molti giocatori, siamo sempre vigili, abbiamo un organico che può competere con tutti ma riteniamo che il meglio non è mai morto. Di solito quello che vogliamo, noi lo prendiamo. Se ci saranno le possibilità, non ci sottrarremo». Il dubbio rigore: «Ritengo che l’arbitro abbia interpretato il regolamento, per cui quando uno non consente una giocata propria, viene chiaramente ammonito. Comunque noi volevamo a tutti i costi portare a casa il risultato» e infine dei buuu razzisti: «Non siamo una società razzista, non possiamo controllare i singoli tifosi, poche persone non possono condizionare il giudizio su un’intera tifoseria