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RASSEGNA STAMPA. «Non fermiamoci più»
Petkovic applaude i suoi ma si spinge avanti e guarda già al nuovo anno…
IL MESSAGGERO (G. De Bari) E adesso tutti scoprono la Lazio. «Ora tutti dovranno farlo, leggendo il nome della squadra che segue la Juventus in classifica… Ma non dite che siamo l’anti-Juventus, che resta la squadra superiore a tutte. Noi puntiamo a raggiungere quel traguardo che, nelle ultime due stagioni, è sfuggito alla società», ironizza Vladimir Petkovic. Sono 36 i punti messi in cascina dalla Lazio, che rappresentano già il record nel girone d’andata, negli 8 anni della gestione Lotito. Poi c’è il ritorno al successo esterno, il secondo posto: insomma un bel Natale. Petkovic preparare già i botti per il 2013. «Faccio i complimenti a ragazzi e allo staff che hanno contribuito al conseguimento di questi risultati. Però questa Lazio ha meritato un sette, perché può e deve ancora crescere. Una crescita che vogliamo pianificare, restando con i piedi per terra, consapevoli che ci sono alcune formazioni racchiuse nello spazio di pochissimi punti e che perciò tutto è in ballo in classifica». E la crescita non può prescindere dal gruppo: «Per restare ai vertici del campionato diventa indispensabile essere competitivi anche fuori casa. La Lazio è stata brava a soffrire quando, all’inizio dell’incontro, la Sampdoria ha trovato gli spazi per crearci dei problemi. Siamo rimasti compatti e organizzati nel superare il momento difficile e, dopo il vantaggio, non abbiamo concesso quasi niente. Nella ripresa, infatti, abbiamo controllato la partita con buona personalità e attenzione, dimostrando di voler veramente vincere questa partita e salire in alto». Ma Petkovic non si accontenta e individua un aspetto negativo nella prova dei biancocelesti. «Avremmo dovuto chiudere la gara, realizzando il raddoppio, perché basta poco per compromettere una vittoria. Ed è meglio giocare con un po’ di tranquillità. Possiamo fare meglio, soprattutto dimostrando una maggiore qualità. Questi giorni di vacanza serviranno per recuperare energie in modo da presentarci pronti alla ripresa del campionato». Coon una certezza: «Il rischio nella vita e nel calcio c’è sempre. Non viviamo di rischi ma di certezze e questa squadra è una certezza».
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