RASSEGNA STAMPA. Papadopulo ci crede “Lazio, Vinci e vola”

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IL MESSAGGERO (D. Magliocchetti) Dalle colonne del giornale di Roma parla l’ex Giuseppe Papadopulo, che definisce la partita con il Bologna «un crocevia fondamentale per la stagione della Lazio perché la formazione di Petkovic dovrà dimostrare di essere una grande squadra, andando a Bologna e vincere, senza se e senza ma. Un successo porterebbe punti preziosi per la qualificazione in Champions e magari per altro. Anzi, più per altro che per la Champions». Questo perché «l’Europa che conta è a portata di mano della formazione laziale e se battono il Bologna, l’onda lunga della vittoria arriverebbe anche nelle prossime partite con Inter e Sampdoria. E se poi dovesse andare bene, ci sarà entusiasmo e magari se la vedrà con il Napoli, chissà. Ma l’avversario stavolta è tosto, non ti lascia giocare con tranquillità. I rossoblù giocano in casa e al Dall’Ara cercano i punti salvezza ». Per vincere la Lazio deve semplicemente «giocare come ha fatto fino adesso: imponendo il gioco, cominciando da subito a far capire le cose come stanno, conquistare sempre di più il campo minuto dopo minuto e portare a casa i tre punti». La Lazio gli è rimasta nel cuore, ma Papadopulo apprezza molto il lavoro fatto da Petkovic. «Mi piace tanto questa squadra. Mi piace come sta in campo e come tenta di prendere il sopravvento sugli avversari. È una delle più belle realtà del nostro campionato, ne sono certo. Si vede che i giocatori stanno cominciando a capire cosa vuol dire avere una mentalità vincente. Li vedo più maturi e convinti dei loro mezzi, deve essere davvero soddisfatto il loro allenatore» che è « uno di poche parole, umile e che sta parlando con i fatti alla sua prima esperienza in Italia. Davvero niente male. Sa il fatto suo e la sua bravura si vede per come gioca la Lazio e per come sono convinti i giocatori di quello che fanno in campo. Se non avesse fatto bene, nessuno poteva dire nulla». E tornando alla partita contro il Bologna aggiunge che l’uomo decisivo potrebbe essere «Klose io però dico Mauri perché è fondamentale tatticamente ed è uno di quelli che è cresciuto di più, giocando da fuoriclasse, nonostante tutto quello che si sta portando dietro da tempo. E non è facile, ve l’assicuro». E postilla finale: «Spero vinca la Lazio ma non sarà facile»