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RASSEGNA STAMPA. Vai Lazio con il cuore e la testa
Petkovic carica i suoi e crede alla finale…
IL MESSAGGERO (G. De Bari) E siamo al secondo atto tra Juve e Lazio. Questa volta è Coppa Italia e si giocherà nella gelida Torino. Ma semifinale di ritorno e finale si giocheranno all’Olimpico e Petkovic vuole esserci. Vladimir Petkovic è consapevole che servirà una Lazio di altro spessore e lo dici con chiarezza. «Bisognerà assumere un atteggiamento diverso ed essere molto più propositivi, senza perdere di vista l’organizzazione, lo spirito guerriero e il sacrificio che sono componenti fondamentali per limitare la forza della Juventus. Insomma, dovremo evitare di giocare troppo bassi e, nello stesso tempo, provare anche a vincere. Puntiamo a segnare almeno un gol in trasferta. La doppia partita nell’arco di una settimana, che assegna la finale, ha il sapore dell’antipasto europeo di febbraio contro i tedeschi. Anche noi teniamo tanto alla Coppa Italia sia perché, per arrivare in fondo ci manca poco, sia perché potrebbe comunque garantire un posto in Uefa, sia per lanciare un ulteriore segnale al nostro futuro». Ma il presente e il passato sta piacendo all’allenatore laziale: «Chapeau ai miei ragazzi, per il loro comportamento e i risultati che hanno ottenuto. Però, soltanto migliorando, riusciremo a tenere il passo delle rivali che marciano veramente forte. Come la Juventus, che si sta confermando la squadra di livello superiore. È la più forte del campionato. Noi stiamo facendo bene, sono quindici partite che non stiamo perdendo: abbiamo fatto più punti di tutti quanti, guardando le ultime 12 partite saremmo in prima posizione». Ma il futuro è stimolante: «È il nostro obiettivo andare in finale di Coppa Italia. Voglio una Lazio intelligente, che sappia sfruttare al massimo anche le minime occasioni. Quando si gioca tutto nello spazio di centottanta minuti, anche un piccolo errore può risultare decisivo». E bisogna evitare di avere quelle difficoltà già mostrate in trasferta: «Anche altre formazioni evidenziano delle difficoltà quando sono chiamate a giocare fuori casa però, a Palermo, per settanta minuti, la Lazio ha tenuto bene il campo controllando gli avversari. Stiamo lavorando per eliminare qualche difetto». Formazione? «Troveremo il campo pesante, la temperatura rigida e dovremo tenere in considerazione anche le tante gare che ci aspettano. Quindi schiererò soltanto quelli che saranno in grado di dare il cento per cento».
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