NOTIZIE LAZIO – 153 presenze in Serie A tra Perugia, Lazio e Juventus. Sedici partite e due gol nell’anno del secondo storico scudetto biancoceleste: Fabrizio Ravanelli è rimasto nel cuore dei laziali. Il campionato inizia ad entrare nel vivo e ‘Penna bianca’, raggiunto da Radio Olympia, ha commentato il momento della squadra di Pioli: “La Lazio lotterà fino in fondo in fondo per un posto in Champions League, al momento non la vedo in corsa per lo scudetto ma non si può mai dire vedendo il campionato strano di quest’anno. La Lazio ha dimostrato di essere una grande squadra. Quando vinci e fai tanti punti nel tuo periodo peggiore con tante difficoltà significa che sei una grande squadra. Lotito ha lavorato benissimo, ha saputo costruire una grande squadra e Pioli è un allenatore che fa giocare bene le sue formazioni. La Lazio è completa in tutti i reparti. Anche in difesa. Ha tanti giocatori buoni come Candreva, Biglia, De Vrij e un campione che è Felipe Anderson”.
Poi continua sulle avversarie biancocelesti: “E‘ superiore e più completa rispetto a Napoli e Fiorentina. Io avanti la Roma e la Juventus e leggermente sotto Lazio e Napoli. Lo scudetto uscirà da queste quattro squadre. La differenza tra la Lazio e le milanesi è quella di avere un gruppo collaudato. Lotito capisce di calcio e ha costruito una grande squadra. E’ riuscito a fare un lavoro straordinario. Acquisti importanti e mirati, allestendo una formazioni capace di lottare per il vertice. Djordjevic lo conosco da quando ero l’allenatore dell’Ajaccio, è un attaccante molto bravo negli ultimi 16 metri, ha il fiuto del goal e sente la porta, sa dove si trova, caratteristica fondamentale per un attaccante. Spero solo che Pioli dia più spazio a Keita. Sono innamorato di questo ragazzo, è veloce, tecnico e salta l’uomo come pochi altri trequartisti. Non credo alla storia che sia meglio utilizzarlo nell’ultima mezz’ora della partita. Se la Lazio dovesse essere vicina al primo posto nel mese di gennaio, con un paio di acquisti potrebbe davvero sognare il tricolore. E sono convinto che se così fosse Lotito non si tirerebbe indietro”.