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RAZZISMO, BLATTER: “Una multa non basta”. TOMMASI: “Stadio luogo di impunità”
Il presidente del CONI Malagò: “Sono amareggiato. Dare il buon esempio in vista della finale di Coppa Italia…
NOTIZIE SS LAZIO – “Ciò che mi sorprende e non capisco è che la Disciplinare ha preso una decisione, solo 24 ore dopo l’accaduto, infliggendo solo una ammenda e senza aprire una indagine. Solo una pena pecuniaria non è accettabile. Loro troveranno sempre i soldi. Cosa sono 50mila euro per un simile incidente? Non sono contento e chiamerò la Federcalcio italiana. Non è questo il modo di affrontare certe questioni”. Il presidente della Fifa, Joseph Blatter, è tornato così sulla questione dei cori razzisti durante il match di campionato tra Milan e Roma.
Sulla questione-stadi è intervenuto anche Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori. “Lo stadio per qualcuno è diventato un luogo di impunità dove diventare famosi rimanendo nell’anonimato – spiega Tommasi – bisogna risolvere il problema, perchè altrove ci sono riusciti. Non si può tollerare che alla partita ci si senta liberi di insultare o di attuare gesti che durante la settimana non si farebbero o verrebbero puniti diversamente. Bisogna riuscire ad emarginare chi si comporta male -prosegue il presidente dell’Aic- perchè non sarebbe giusto che per i comportamenti sbagliati di pochi ci rimettano le squadre o i tifosi per bene“. Tommasi torna anche sull’episodio di Busto Arsizio dove il Milan uscì dal campo, senza il nullaosta degli organi competenti, a causa dei fischi razzisti contro Boateng: “L’ordine pubblico non lo tiene il capitano del Milan o l’arbitro, uscire dal campo è stato un errore ma è molto peggio insultare un avversario per più di in minuto per il colore della pelle, mi fa rabbrividire parlare di queste cose nel 2013. Coinvolgere i calciatori? Giusto farlo ma non si può chiedere a loro di risolvere il problema. Bisogna ricordare che i giocatori sono giovani e far prendere delle posizioni contro gli ultras può essere pericoloso perchè la sera rischiano di trovarsene qualcuno sotto casa”.
“Quanto accaduto a San Siro mi amareggia molto. Abbiamo davanti la finale di Coppa Italia e dobbiamo dare il buon esempio. Si rischia di tirare troppo la corda e di creare delle dinamiche di autolesionismo assoluto”. Anche Giovanni Malagò, presidente del Coni, si esprime così sui cori razzisti di domenica scorsa a San Siro e lancia un messaggio alle tifoserie di Roma e Lazio in vista del derby del 26 maggio. “Abbiamo davanti una partita il 26 maggio e dobbiamo dare il buon esempio. Si rischia di tirare troppo la corda e di creare delle dinamiche di autolesionismo assoluto” sottolinea il n.1 dello sport italiano, che si dice poi d’accordo con il ct azzurro Cesare Prandelli secondo il quale al prossimo episodio di razzismo sugli spalti il match dovrà essere interrotto. “Non posso che condividere quanto detto da Prandelli“, dice Malagò.
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