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REJA, che partenza
IL CORRIERE DELLO SPORT (F. Patania) – Il tecnico friulano ha ridato un identità precisa alla squadra, la squadra è tornata a fare cose semplici, sfruttandone i proprio punti di forza…
RASSEGNA STAMPA SS LAZIO – Edy Reja ha aiutato la Lazio a scuotersi dalla crisi, riavviando un lavoro interrotto un anno e mezzo fa. Come sottolineato da “Il Corriere dello Sport”, il cammino è lungo, lo aspetta tanto lavoro e un delicato processo di ricostruzione. Dovrà provare a fare punti anche in trasferta, sabato, al Dall’Ara, dove affronterà il Bologna. Servirà un altro risultato positivo per portare fuori la Lazio dalla zona pericolosa della classifica. Reja ha ripreso nello stesso modo in cui aveva salutato nel maggio 2012, battendo l’Inter all’Olimpico. All’epoca riuscì a mettere sotto Stramaccioni con tre gol di Kozak, Candreva e Mauri. Domenica, per piegare Mazzarri, sono serviti ottanta minuti di piena sofferenza e una prodezza di Klose. Ma la Lazio aveva bisogno di riacquistare umiltà, giocando con prudenza per non scoprire una difesa troppo ballerina. Lotito ha richiamato a Formello l’allenatore che ha fatto punti più di tutti gli altri tecnici sotto la sua gestione. Per il friulano sono 155 in 92 giornate di campionato. La media è di 1,68 punti per partita, nessuno ha tenuto medie così alte nella Lazio di Lotito. Petkovic era e resterà il tecnico del derby storico con la Roma e il fautore del record di punti (39) nel girone d’andata, ma la flessione del 2013 è stata scandita dai numeri in discesa: 21 punti nel girone di ritorno e altri 20 nelle prime 17 partite di questo campionato, sino al licenziamento deciso da Lotito. Vlado ha chiuso con una media di 1,47 punti in campionato e sulla stessa linea di Delio Rossi (1,46), che però ha totalizzato 152 panchine in quattro anni. Ballardini è stato il peggiore (0,95 punti in 23 giornate). I risultati sono dalla parte di Reja, che ha svoltato in tre mosse. Dal punto di vista tattico, Edy ha abbassato di 20 metri il baricentro della squadra, ha protetto la difesa e chiuso ogni spazio all’Inter. Non è cambiato il modulo, ma l’atteggiamento, Petkovic chiedeva di “uscire” per recuperare il pallone, Reja preferisce “aspettare”. Non è un caso che Ledesma abbia fornito la miglior prestazione stagionale, Reja è ripartito dalla vecchia guardia, dai giocatori che conosceva meglio. Ha parlato con Hernanes, ha rilanciato Gonzalez, ha fatto tornare Dias un pilastro, ma lavorerà anche con gli altri. E’ motivatissimo e non avverte la fatica, perché si diverte ancora ad allenare.
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