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Reja: «È tutta colpa mia»
Lazio rimontata e sconfitta dal Genoa. Il tecnico: Ma coi fischi è difficile lavorare
Reja: «È tutta colpa mia»
Lazio rimontata e sconfitta dal Genoa. Il tecnico: Ma coi fischi è difficile lavorare
(getty images)
ROMA – L’insofferenza di Reja (che a finwe gara sbotta «è tutta colpa mia»), la rabbia di Lotito e la delusione dei tifosi. Quella che doveva essere una festa si è ben presto trasformata nella giornata che ha aperto la crisi della Lazio.
Tre gare ufficiali, l’unica costante fino a questo momento sono i gol subiti: due. A San Siro contro il Milan, in Europa League con il modesto Vaslui e ieri contro il Genoa, capace a sorpresa di fare bottino pieno. A nulla è valso il momentaneo vantaggio di Sculli nel primo tempo, la Lazio è caduta nei soliti errori, soprattutto difensivi, crollando miserabilmente nella ripresa sotto i colpi di Palacio e Kucka ed uscendo tra i fischi dei tifosi, che il loro colpevole lo hanno già individuato: Edy Reja. «Qui non fanno che criticare in continuazione. Mi sono stancato. Se viene meno la fiducia della tifoseria non si lavora bene».
Il tecnico si sfoga e poi ammette: «È difficile lavorare in un clima come questo, io cerco di andare avanti lo stesso, ma mi sembra che con ci sia una grande sintonia e questo il presidente lo sa». Lotito, dal canto suo al termine della gara, è corso nello spogliatoio dove ha tenuto la squadra a rapporto (le sue urla si sentivano da fuori) per venti minuti. Il numero uno biancoceleste, nel suo monologo, ha chiesto una reazione mercoledì a Cesena e domenica in casa contro il Palermo. Nessun ultimatum, invece, a Reja che anzi Lotito difende: «Ognuno reagisce in modo diverso. Specie a una certa età si reagisce in modo diverso agli ingiustificati mancati riconoscimenti dei propri sforzi».
Il tecnico, pur assumendosi tutte le colpe, lancia un chiaro messaggio alla difesa: «Lì dietro ci siamo un po’ sgretolati». Difesa che, con Biava out e Lulic con guai muscolari, per mercoledì è in alto mare. Ma guai a parlare di cambio di modulo: «Il problema non è nel modo in cui siamo sistemati in campo, ma è solo una questione di testa. Purtroppo nel campionato italiano se commetti un errore lo paghi». Chi non si riesce a capacitare della sconfitta è Cisse: «Non riusciamo a capire perché non vinciamo le partite – ha detto a Canal+ – ma questo non deve più accadere. Dobbiamo reagire quanto prima».(ass)
Fonte: Leggo
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