CONFERENZE STAMPA
REJA: «Ho un gruppo saldo, ci manca solo il risultato. Ci penalizza giocare ogni 3 giorni»
Il tecnico biancoceleste si presenta in conferenza stampa per parlare della sfida di domani
REJA: «Ho un gruppo saldo, ci manca solo il risultato. Ci penalizza giocare ogni 3 giorni»
Il tecnico biancoceleste si presenta in conferenza stampa per parlare della sfida di domani
(getty images)
Edy Reja si presenta in conferenza stampa per parlare della trasferta di domani contro la Fiorentina. Che momento è questo per la Lazio: «E’ un momento alla ricerca del risultato. Per quanto riguarda prestazioni e intensità bisogna correggere qualcosa, sia in fase offensiva che difensiva, ma su quel piano non dire niente. Il gioco c’è, anche a Lisbona la prestazione è stata buona. Ma è chiaro che non siamo soddisfatti del risultato, dobbiamo chiudere le partite, c’è rammarico per le palle gol avute. Considerando la forza dello Sporting e il supporto dello stadio che avevano, abbiamo dimostrato personalità.»
Quali sono le certezze?: «Di avere un gruppo saldo, che gioca con intensità, personalità e dimostra qualità. C’è voglia di fare bene e di migliorarsi, sena queste componenti non funzionerebbe»
A Firenze la partita è insidiosa, che la Lazio vedremo?: «Loro stanno bene, hanno fatto una buona prestazione col Napoli e poi con il Parma. Noi abbiamo perso energie nervose sicuramente. Nella rifinitura valuterò le condizioni fisiche di qualcuno. Non penso di variare molto la squadra, a parte Ledesma che entrerà e forse Radu, che sto valutando se impiegarlo a sinistra o al centro. Klose e Cisse hanno speso molto, ma penso che staranno bene. Confido in un’ottima prestazione»
La campagna acquisti è stata pensata per un 4-2-3-1 o c’è stata un’evoluzione di modulo?: «Ne abbiamo già parlato. Domani abbiamo una gara importante e dobbiamo pensare a questa gara con gli uomini che abbiamo a disposizione. Mi sembra superfluo tornare su questo discorso.» Risponde Reja, piccato.
Come sta Dias?: «Dias lo vedo oggi pomeriggio. Ha un problema di infiammazione al ginocchio, ma non penso che ci saranno problemi per domani. Aspettiamo la rifinitura.» Cosa teme dell’avversario di domani? Ha un modulo simile a quello dello Sorting: «La Fiorentina è simile allo Sporting, gioca con il 4-3-3, siamo abituati a giocare questo tipo di schieramento. Stanno passando un buon momento di forma. Jovetic e Vargas li conosciamo, ma non ci sono solo loro. Dobbiamo dare il massimo per avere la meglio su questa squadra.»
La Lazio è Klosedipendente: «La qualità di questo giocatore è un qualcosa in più. Ma abbiamo altri giocatori importanti, non siamo Klosedipendenti. Anche Cisse ha fatto qualche gol e non solo lui. Poi è ovvio che i titoli di giornale sono rivolti sempre a questi giocatori, ma ce ne sono altri. Per quanto riguarda la difesa, dobbiamo migliorare il rendimento. In attacco dobbiamo concretizzare meglio.»
L’ipotesi di Radu centrale è legata alla presenza di Jovetic nell’attacco della Fiorentina?: «Devo valutare come sta Dias, dipende da questo. Se non sta bene devo fare altre scelte, so che può fare il centrale, ma io lo preferisco come quarto di sinistra. Anche perché da quella parte c’è Cerci. Posso anche mettere Stankevicius centrale.»
Per recuperare le energie non avete pensato di andare direttamente da Lisbona a Firenze? Si riproporrà il problema tra 20 giorni, quando la Lazio affronterà prima lo Zurigo e poi il Bologna fuori casa: «Io non sono d’accordo su queste situazioni prolungate, è meglio avere possibilità di stare in un ambiente famigliare. E’ meglio che i giocatori rientrino nelle loro case per riposare. Credo di gestire il post partita in questo modo, quando giochi 6 partite così ravvicinate come è successo e come capiterà ancora. Quando hai incontri ravvicinati così devi dare il modo di staccare anche mentalmente, soprattutto in un ambiente come quello della Lazio.»
Crede che il problema di Hernanes sia solo una questione psicologica? L’anno scorso aveva più probabilità di andare al tiro avendo avanti una mezza punta come Floccari, ora davanti ha Klose e Cisse: «No perché giocando così ha la possibilità di arrivare al limite dell’area e concludere. Deve solo trovare la condizione. Ha molta più libertà, l’anno scorso era il vertice avanzato e aveva l’obbligo di rientrare della zona mediana. Ora può spaziare. Deve giocare meno condizionato, essere più libero, soprattutto mentalmente. Fisicamente sta bene, deve trovare più serenità.»
Cosa è cambiato nel resto dei giocatori? L’anno scorso si correva tanto nelle prime 10 partite: «E’ cambiato che si gioca ogni tre giorni. Cambia la squadra, anche 5-6 giocatori e trovi un po’ di difficoltà a trovare l’attitudine a giocare insieme. Giocando il giovedì, torni il venderdì mattina e il recupero è difficile. Credo che sia questa la differenza. Il discorso di Hernanes non mi preoccupa, la Nazionale lo caricherà.»
In preparazione ha motivato i cambi di formazione con la questione del minutaggio: forse non era meglio provare la formazione titolare con più continuità per trovare la malgama?: «Io penso che la malgama la trovi lo stesso perché abbiamo un gruppo di giocatori che sono tutti più o meno dello stesso livello e devo cercare di fonderli tra di loro. Non posso giocare sempre con gli stessi 10 uomini. In preparazione avevo adottato il 4-3-1-2, poi ho visto delle difficoltà e ho cambiato cercando di trovare un equilibrio diverso. Poi è venuto a mancare Mauri quindi ho modificato ancora il sistema di gioco e penso che possiamo continuare cosi»
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